C’è la prima bozza delle nuove misure anti-Covid. Si tratta del testo provvisorio del Dpcm che il governo si accinge a varare. Le misure, è scritto, entreranno in vigore dal 25 ottobre, ovvero da domenica, e resteranno in vigore fino al 30 novembre. Il possibile stop a ristoranti e bar dopo le 18 decorrerà, invece, da lunedì 26 ottobre.
Vediamo le principali misure prevista dalla bozza, con l’avvertenza che non si tratta di misure ancora operative e che anzi fonti dell’esecutivo precisano all’Ansa che, in vista del testo finale, le misure potrebbero cambiare:
Ristoranti e bar chiusi dalle 18 e la domenica – La bozza recita: «A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00». E poi: «il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi». Nella bozza si prevede che dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria. È consentita fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. «Inaccettabile penalizzare chi rispetta le regole ed investe» commenta Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia. «O ci sono interventi economici seri e immediati o la ristorazione è morta», così il direttore generale di Fipe Confcommercio Roberto Calugi. Il ministro Boccia sul tema dice: nel nuovo Dpcm vengono sospese le «attività non strettamente necessarie» che, però, «devono essere tassativamente ristorate e in tempi brevi».
Invito a non uscire dal comune – Non un obbligo, ma una raccomandazione: «È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune».
Raccomandato non ricevere a casa “non conviventi” – Con riguardo alle abitazioni private, «è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza» si legge nella bozza.
Stop a feste dopo matrimoni e cerimonie – Niente più banchetti e ricevimenti dopo matrimoni, comunioni e battesimi. «Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto – si legge nel documento – ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose».
Chiusi cinema, teatri, sale giochi e scommesse – «Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto».
Stop a piscine e palestre – Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati.