Trapani – Mai avrei pensato di dover contraddire un parlamentare appellandosi al buon senso ma, considerata la Sua analisi, proprio perché è da anni che come sindacato ci preoccupiamo di questa categoria NON accettiamo, di certo, un pressappochismo del genere…
Questo è un deputato che non sa cosa sostenere… e, meno che mai, nemmeno sa di cosa parla!!! Certamente non è questa la terapia migliore e risolutiva. Piuttosto la vicinanza al mondo del lavoro, ai lavoratori dei call-center, in un momento particolare come questo si mostra proponendo altre terapie tipo: espletare l’ attività in Smartworking o, piuttosto, il telelavoro al fine di continuare l’attività e, garantirsi, la conservazione dell’occupazione.
Non conosce il settore, questa filiera è già in crisi.- … figurarsi semmai s’intendesse chiudere, seppur a tempo, l’attività lavorativa di questi lavoratori!!! Costui, inconsapevolmente, suggerisce soluzioni distruttive … Puro populismo !!! Consiglierei di documentarsi meglio e proporre soluzioni praticabili e, altrettanto, serie.
Non credete? Piuttosto, visto il ruolo di parlamentare, perché non propone una riforma legislativa che tuteli realmente i lavoratori di questo settore. Ricercarsi consensi in questa maniera è davvero uno sciacallagio…
La vicinanza ai dipendenti dei call-center non deve essere mostrata in questi termini ed in questi momenti ma, consiglierei, sempre e con soluzioni migliori.
La nostra replica non vuole essere una polemica ma, diversamente, s’approfitta per favorire un consiglio a chi ha ruoli politici di essere, in futuro, propositivi e, soprattutto, costruttivi.
Serve riflettere approfonditamente e ci sentiamo di poter affermare che i consensi, eventualmente, si ottengono sui meriti.
Francesco Silvano
Il Responsabile Territoriale UilCom
Così il deputato di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, on. Michele Mancuso
Coronavirus, Mancuso (FI): Perché i call center restano aperti?
“A seguito della pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 8 marzo 2020) che obbliga per motivi di sicurezza la chiusura di innumerevoli attività, lavorative e ricreative, c’è un settore su cui si sta lasciando mano libera perché non compete al pubblico bensì al privato: mi riferisco ai Call Center, i quali però rappresentano a nostro avviso un luogo altamente a rischio contagio. Parliamo di locali condizionati ma spesso non arieggiati, in cui c’è un agglomerato umano notevole, a meno di 1 metro di distanza tra loro. È vero che le aziende legate a tali strutture subirebbero un danno enorme, così come lo sta subendo il mondo degli albergatori, della ristorazione, della cultura e chi più ne ha ne metta. Però, è anche vero che previa rassicurazione da parte del Governo nazionale e regionale, a cui chiediamo conforto, occorre una presa d’atto dell’emergenza è imporre una chiusura momentanea dei Call Center”.
“Siamo vicini ai lavoratori e alle aziende private – conclude il Parlamentare. Siamo pronti a presentare qualsiasi proposta di sostegno al Governo regionale e nazionale, ma esortiamo gli organi competenti a intervenire. Questo è un potenziale focolaio incontrollabile. Le settimane che verranno sono le più importanti per evitare che il contagio diventi pandemia. Usiamo il buon senso”.