La sdraio della Giusi: “LA SINDROME DEL “CAPITANO”
Marsala – La sindrome del “Capitano”. Si tratta di una sindrome con eziologia sconosciuta che sta colpendo milioni di Italiani. I sintomi sono chiaramente individuabili nell’adorazione della figura del Capitano (simile all’episodio biblico dei tre re Magi di fronte al Salvatore) e nella smemoratezza.
Il primo sintomo porta la folla adorante a partecipare ai molteplici incontri del Capitano (sagre della salsiccia e della polenta, piazze, spiagge) nella speranza di riuscire a immortalare l’evento con un selfie, stringergli la mano o toccare le sue vesti.
La smemoratezza determina l’assoluta mancanza di senso critico, da parte dei colpiti dalla sindrome, per ciò che il Capitano ha promesso, detto, fatto o che continua a promettere, dire o fare.
Conseguentemente a tali Italiani non interessa che le accise sulla benzina non siano state eliminate e che quarantanove milioni di euro siano stati sottratti a tutti; non sono inoltre scandalizzati se il Capitano manchi ad incontri importanti a livello europeo, oppure usi i mezzi della polizia per fare divertire la prole o infine vada in consolle a torso nudo in spiaggia pur avendo un ruolo istituzionale che meriterebbe un comportamento più decoroso.
Gli Italiani con la sindrome perdonano tutto al loro Capiano perché è “uno come loro e che parla come loro”.
Allo stato attuale non si conoscono cure efficaci, né si comprende la diffusione così repentina del contagio
Si sta provando a mettere a punto un vaccino: lettura di un libro all’anno, divieto di seguire la D’Urso e il Grande fratello, studio della Storia, riflessione approfondita sui termini “solidarietà” ed “umanità”.
Si prevedono tempi lunghi per la messa a punto del vaccino e per la sua sperimentazione con la speranza che questo arrivi prima della completa assuefazione del paese.
Giusi Paladino
05/07/2019