Era stata definita una gara quasi a eliminazione diretta, una sorta di spareggio in cui il basket diventa una “battaglia”. Così effettivamente è stato e la vittoria della Libertas, la terza nelle ultime quattro gare, rilancia ancora le quotazioni del quintetto alcamese ed entusiasma il pubblico, arrivato in massa al “PalaTreSanti” e fattosi sentire notevolmente nei momenti delicati del match.
Il Basket School Messina è stato quindi abbattuto e raggiunto in classifica. I peloritani, però, sono riusciti ad evitare il ribaltamento della differenza canestri grazie a un ultimo periodo estremamente intenso e gettando sul parquet uno spirito agonistico talvolta esagerato. Ma i ragazzi alcamesi, anche in questo caso, non si sono tirati indietro rendendo “pan per focaccia” e il parquet del “PalaTreSanti” è diventato un “campo di battaglia”. A due minuti dalla fine anche espulsione per Trevisano e Hendrych, falli tecnici alla panchina messinese per un “abbraccio” non molto amoroso fra lo stesso numero 7 alcamese e Cavalieri, esperto cestista ospite che nel gioco duro non si tira certamente indietro.
Alcamo, però, mantiene il vantaggio e nell’emozionante finale ottiene due fondamentali triple del capitano Andrè, monumentale in difesa per tutto l’arco dei 40 minuti. Ma in una partita in cui l’adrenalina è sgorgata a fiumi, sono stati tanti i protagonisti capaci di tenere la Libertas costantemente avanti con un margine oscillante fra gli 8 e i 12 punti.
Parte bene Messina ma per gli ospiti saranno i soli due minuti di vantaggio. Sale quindi in cattedra Calò che indossa le vesti del “diavolo a quattro”. A lui si affianca un Trevisano autore di 6 punti nei primi dieci minuti. Fra primo e secondo periodo si ergono a protagonisti Manuel Bottiglia, che bissa l’ottima prova dell’andata, e i giovanissimi Genovese e Guaiana. I due 2000 segnano, corrono, fanno giocare la squadra. Strepitoso, a fine gara, sarà lo score di Genovese che firmerà un percorso netto: 4/4 da 3 punti e 2/2 nei liberi. Per l’esordiente Guaiana, invece, 7 punti, un paio di assist, palloni recuperati.
Si va al riposo lungo sul 44 – 36 con la buona parentesi di Provenzano e i movimenti in attacco di Manfrè. Nel terzo periodo Alcamo raggiunge un massimo vantaggio di 13 punti e vede la possibilità di ribaltare il – 9 subito a Messina. Il gioco diventa sempre più maschio e nessuno si limita nel mettere le mani, difensivamente parlando, addosso agli avversari. Si caricano di falli Manfrè e Calò da un lato, Cavalieri e Mazzù dall’altro.
L’ultimo quarto parte dal 62 – 51 per gli alcamesi. Messina aumenta ancora la pressione e non consente più ai locali nemmeno di respirare. La battaglia diventa davvero aspra e forse l’arbitraggio consente anche più del lecitoGli ospiti gettano sul parquet tutta la benzina che hanno in corpo e salgono fino a due lunghezze dalla Libertas grazie alle strepitose “triple” di Fatallah. Ma il “PalaTreSanti” si infiamma, prende per mano la squadra e le consente di riprendere quel fiato necessario a centrare l’importantissima vittoria. Alcamo si conferma squadra in grande forma e molto diversa rispetto a qualche tempo fa, Messina ribadisce il suo carattere che spesso l’ha portata a incappare nei provvedimenti del giudice sportivo. Ma il basket non è uno “sport da signorine”, specialmente quando la posta in palio assume il significato classico di “mors tua, vita mea”.Ed ora sotto con il Gravina, sempre ad Alcamo domenica prossima: un’altra “finalissima” da vincere a tutti costi.
Libertas – Basket School 80 – 76 [24 – 17, 44 – 36 (20-19), 62 – 51 (18-15), 80 – 76 (18 – 25)]
ALCAMO: Genovese 14, Bottiglia 8, Calò 12, Trevisano 8, Andrè 10, Guaiana 7, Manfrè 14, Provenzano 2, Amato 5, Agrusa ne, Accardo ne, Farina ne. Allenatore: Vincenzo Ferrara.
MESSINA: Scimone ne, Romeo 6, Squillace 5, Cavalieri 6, Hendrych 12, Mazzù 10, Fatallah 24, Corazzon 11, Cordima, Baldoni 1, Faye ne. Allenatore: Francesco Romeo.