Nelle scorse settimane si è svolto a Verona il 25º Convegno nazionale di pastorale della salute della CEI dal titolo: “Non ho nessuno che mi immerga. Universalità e diritto alle cure”.
Il tema, se da un lato – attraverso il riferimento biblico – evidenziava il grido di tanti che vivono il tempo della sofferenza e della malattia, spesso nella solitudine e nell’abbandono, dall’altro richiamava la responsabilità e l’impegno di tutti, a cominciare innanzitutto dalle Istituzioni, per assicurare strutture adeguate e accesso alle cure a tutti, senza escludere nessuno e senza dover ricorrere, per necessità, ai viaggi della speranza fuori dalla nostra Regione.
Per metterci in ascolto dei sofferenti e riflettere in maniera più accurata sull’universo della sofferenza abbiamo pensato ad una giornata di studio per offrire il nostro contributo alle tante criticità presenti in questo ambito così complesso. Prendersi cura dell’altro è costitutivo per la comunità credente secondo la bella icona evangelica del “buon samaritano”.
La giornata di studio, organizzata dall’ufficio diocesano di pastorale della salute della diocesi di Mazara insieme alla diocesi di Trapani, si terrà a Mazara DOMENICA 16 GIUGNO presso il Seminario Vescovile. Saranno presenti: il direttore dell’ufficio nazionale di pastorale della salute della CEI, don MASSIMO ANGELELLI che rifletterà sul tema: “CURARE E PRENDERSI CURA: IL VOLTO UMANO E SPIRITUALE DELLA SOFFERENZA E DELLA MALATTIA”; il direttore dell’ufficio regionale di pastorale della salute, don Saverio Pititteri; il direttore dell’ufficio diocesano di pastorale della salute di Trapani, Nicoletta Barletta. Presienzerà anche il Vescovo di Trapani, mons. Pietro Maria Fragnelli.
La mattina, dalle 10,00 alle 12,00, don MASSIMO ANGELELLI incontrerà le commissioni degli uffici diocesani di Mazara e Trapani nell’aula magna del Seminario.
Alle 12,00 la celebrazione della Santa Messa nella cappella del Seminario.
Nel pomeriggio, alle 16,00, nell’aula San Carlo Borromeo don Massimo incontrerà il personale sanitario dei nostri presidi ospedalieri e del territorio, delle case di cura e di riposo; i responsabili di FEDE E LUCE, dell’UILDIM, dell’ADIM, dell’AVIS, del CAV, del MAC, della CRI, del CISOM, della MISERICORDIA, del GIVA, dei Diritti del Malato; le religiose; i volontari ospedalieri AVO e VOM; i ministri straordinari della Comunione, l’Unitalsi, l’associazione dei Clown; i rappresentanti degli altri uffici diocesani, in particolare la Caritas, la Famiglia, i Giovani, la Catechesi e la Liturgia.
Sono invitati a partecipare anche tutti coloro che, direttamente o indirettamente, vogliono approfondire la tematica sulla sofferenza e la malattia.
Così ha scritto mons. Angelo Giurdanella, Vescovo di Mazara, presentando l’iniziativa: “Simone Weil scriveva: «la suprema grandezza del cristianesimo viene dal fatto che esso non cerca un rimedio soprannaturale contro la sofferenza, ma un uso soprannaturale della sofferenza». La riflessione sulla sofferenza e il prenderci cura dei sofferenti devono diventarci familiari, perché prima o poi, poco o molto, il dolore bussa alla porta di ognuno di noi, ed è saggezza essersi preparati a saper riconoscere le vie di Dio che sono insondabili, inaccessibili, ma sempre affidabili: Dio non ci prova per complicarci la vita ma per perfezionare a noi l’Amore; generalmente le grandi prove preparano alle grandi grazie”.
Don Antonino Favata
Cappellano del Presidio Ospedaliero “Abele Ajello” di Mazara
e Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute di Mazara