Una partenza di stagione che non lasciava presagire un buon inizio di campionato, per tutta una serie di vicende che hanno visto una rivoluzione all’interno della squadra, ma si sperava che in campo l’esperienza e il carattere del gruppo poteva avere la meglio su un Mascalucia molto motivato.
I petrosileni entrano in campo con buona determinazione e tengono bene il campo, anche per l’ottima prestazione di Giacalone, che a 17 anni si ritrova a rivestire il ruolo di centrale titolare.
Il giovanissimo atleta petrosileno, alla sua prima esperienza da titolare in A regge bene le fila, costruisce buone trame di gioco e sicuramente non demerita, ma si è costretti a registrare uno scollamento con i due terzini, Mistretta che quest’anno passa a sinistra dando posto al neo arrivato Marcus Bach mancino che, alla prima gara in Italia, ha stentato a trovare la sua giusta dimensione, messo in campo dopo appena una settimana dall’arrivo in un campionato sicuramente duro come questo campionato cadetto.
Nonostante tutto i petrosileni hanno tenuto in piedi la partita, chiudendo la prima frazione sul 17-17, portandosi sul 20-17 a 5’ dall’inizio del secondo tempo.
Poi i mascalucesi, più rodati in precampionato e meglio organizzati, hanno trovato in Bianchi l’uomo chiave che è riuscito a girare le sorti della partita con le sue giocate puntuali e risolutive, gli uomini di Fiorino perdono terreno, perdono lucidità e gambe, anche per la ridottissima panchina, e il Mascalucia allunga il passo fino al 40-34 finale; a poco purtroppo sono valse le sontuose prestazioni d Giacalone e del vice capitano Leo Pantaleo.
“Avevo il timore che questo avvenisse, cioè che venissero fuori le pecche di una squadra riorganizzata a pochi giorni dall’inizio del campionato, con una preparazione precampionato, durante la quale si e’ potuto fare una sola amichevole a cinque giorni dall’inizio della preparazione e aver giocato con un gruppo non ancora amalgamato” – dice Fiorino – “ ma speravo che superassimo il banco di prova Mascalucia, non è andata così, quindi è il momento di riflettere per capire come agire per ritornare in campo preparati per la difficile partita in casa contro Monteprandone.
Ora avremo una sosta di circa 20 giorni che, se sapremo sfruttare, potrebbe servire per un cambio di rotta, magari sospinti dal nostro caloroso pubblico e intanto con un occhio sul mercato, la nostra società merita di più”.