Marsala – Il Tribunale di Marsala ha emesso una sentenza di condanna, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 5 imputati per omicidio colposo, in relazione alla tragica morte di Giuseppe Romeo e Vincenzo Miraglia, i 2 operai schiacciati da un traliccio crollato a Mazara nel 2017. Il reato è stato commesso a causa della mancata osservanza delle norme di sicurezza sul lavoro.
PROCURA DELLA REPUBBLICA – Presso il Tribunale di Marsala
COMUNICATO STAMPA
A conclusione di una complessa attività dibattimentale, su conforme richiesta formulata dalla Procura della Repubblica di Marsala, è stata emessa il 16/10/2024 dal Tribunale di Marsala, sentenza di condanna non definitiva – di cinque imputati per il reato di omicidio colposo ex art. 589 c.p., ritenuti responsabili di aver cagionato – per colpa consistita nella inosservanza di specifiche previsioni di legge in materia di sicurezza sul lavoro – la morte di ROMEO Giuseppe e MIRAGLIA Vincenzo.
I fatti sono avvenuti a Mazara del Vallo nel febbraio 2017, nell’ambito di un appalto commissionato da TELECOM ITALIA S.p.a. a COMTEL S.p.a. (e da questa sub-appaltato a ROMEOTEL s.a.s.), avente ad oggetto lo smontaggio, i lavori di manutenzione e il rimontaggio dell’antenna denominata Monocone Granger 1794.
Nel corso dei lavori, il ROMEO e il MIRAGLIA, che si trovavano sul traliccio portante l’antenna, ad un’altezza di circa 18 mt, sono stati travolti e schiacciati dal traliccio stesso. Le indagini sono state eseguite dal Commissariato di Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato di Mazara del Vallo e dal Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell’ASP di Trapani, sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica.
Allo stato, l’esito dibattimentale ha consentito di accertare, in primo grado, che l’omicidio colposo è avvenuto in violazione di specifiche norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro previste dal D.lvo 81/2008 e, nello specifico:
- da parte di una squadra di operai priva, almeno in parte, della competenza tecnica richiesta;
- in presenza di documenti a supporto dei lavori da eseguire (P.S.C. e P.O.S.), solo formalmente adottati, ma del tutto inadeguati allo scopo;
- senza la presenza e la supervisione del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e del responsabile tecnico dei lavori.
Le cinque persone condannate in primo grado rivestivano all’epoca dei fatti le rispettive qualità di:
- SILVESTRI Fabrizio, committente dei lavori, per TELECOM Italia s.p.a., condannato alla pena di anni due e mesi sei di reclusione;
- LUPO Francesco, progettista, direttore dei lavori, responsabile dei lavori, coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione, per TELECOM Italia s.p.a., condannato alla pena di anni tre e mesi sei di reclusione;
- BERSANI Luca, legale rappresentante di COMTEL S.p.a e datore di lavoro fino al 1° dicembre 2016, condannato alla pena di anni tre di reclusione;
- CASSESE Vincenzo, legale rappresentante di COMTEL S.p.a e datore di lavoro dal 1° dicembre 2016, condannato alla pena di anni tre di reclusione;
- PRIORE Lucia, responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, di COMTEL s.p.a. condannato alla pena di anni, condannato alla pena di anni tre di reclusione;
Tutti gli imputati sono stati assolti dall’imputazione del reato di lesione personale colposa in danno di FIRRIOLO Domenico, perché il fatto non sussiste.
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
25 OTTOBRE 2024