La comparsa sulla scena dell’intelligenza artificiale non ha comportato solo la distribuzione di nuove possibilità per semplificare la nostra quotidianità, ma anche fornito nuove soluzioni ai briganti del web, capaci adesso di creare minacce molto più ostiche rispetto al passato.
In questo articolo passeremo brevemente in rassegna due delle trappole più pericolose per gli utenti della rete.
Malware automatici
Un malware è un software pensato per infettare un dispositivo al fine di comprometterne la funzionalità o trafugare dati sensibili, come password e documenti personali, solitamente con finalità di ricatto. I malware sono una tecnologia nata circa 30 anni fa, ma se la loro creazione e distribuzione era una volta manuale, grazie all’intelligenza artificiale questo processo è diventato molto più veloce ed efficiente, consentendo agli hacker di moltiplicare il numero di minacce concretizzabili nello stesso intervallo di tempo. Grazie all’implementazione dell’IA, i malware sono anche in grado di adattarsi all’ambiente in cui vengono introdotti risultando di più difficile individuazione.
Phishing intelligente
Le mail di phishing sono uno strumento insidioso. Pensate per emulare con molta precisione un messaggio di un sito solitamente conosciuto, come:
- social network
- portali bancari
- siti governativi,
queste mail contengono link che rimandano a copie di siti web famosi, con l’intento di convincere il malcapitato a effettuare il login per conservare i suoi dati.
L’intelligenza artificiale ha permesso ai criminali della rete di fare un balzo in avanti nella creazione di questi portali, sia per qualità che per quantità. Attraverso l’implementazione dell’IA, è possibile scrivere programmi che raccolgano informazioni sulla vittima attraverso i social network, per confezionare messaggi personalizzati che risultino potenzialmente molto più efficaci nella persuasione.
Anche in questo senso, l’Intelligenza artificiale non ha semplicemente aumentato la qualità degli attacchi, ma anche la loro quantità, visto che la creazione di questi messaggi può essere automatizzata in tutto o in parte.
Utilizzare l’AI per rilevare le anomalie
Ebbene sì, l’intelligenza artificiale non è solo un qualcosa da cui guardarsi, ma anche un utile alleato nella protezione dai sistemi di hacking basati proprio sulla stessa AI. Attraverso l’implementazione dell’intelligenza artificiale, è infatti possibile rilevare attività anomale e tentativi di phishing avanzati, malware e altro.
Sfruttare una VPN
L’utilizzo di una rete virtuale privata può ridurre di molto le probabilità di una breccia all’interno dei sistemi di sicurezza. Dotandovi di una VPN potrete blindare la vostra connessione grazie alla potente crittografia end-to-end, che renderà molto complesso per i cyber criminali intrufolarsi nel vostro flusso dati e sbirciare fra le attività, magari trafugando informazioni sensibili.
E se pensate che dietro questi strumenti vi sia una tecnologia difficile da utilizzare, non preoccupatevi: capire come funziona una VPN non è così difficile, e grazie all’interfaccia user-friendly dei servizi più conosciuti, non vi sarà complicato scoprire come fare. Grazie ai numerosi server posizionati in varie località in tutto il globo, potrete mascherare il vostro reale indirizzo IP, rendendo virtualmente impossibile per chiunque rintracciare la vostra reale posizione.
Se dovete visitare siti non dotati di protocolli di sicurezza che possano offrire delle garanzie per la vostra esperienza in rete, una VPN potrà venirvi in soccorso ed evitare che durante le vostre “scampagnate” online possiate ricevere sorprese poco gradite sul vostro dispositivo.