Cerca di salvare un amico: l’altro si salva, lui muore annegato a 17 anni
Terza vittima in 24 ore in Sicilia. Il ragazzo era in difficoltà per le forti correnti, Alex ha provato ad aiutarlo, ma è stato intrappolato dalla risacca. E' annegato anche un insegnante 58enne…
Un ragazzo di 17 anni, Alex Capuzzello, di Vittoria, è morto annegato nel pomeriggio nella frazione marinara di Scoglitti. Il giovane si era allontanato dalla riva assieme a due amici e non è riuscito a rientrare a riva, intrappolato nella risacca. I bagnini in servizio sulla riviera Lanterna sono riusciti a trarre in salvo due dei tre ragazzi. Il terzo, Alex Capuzzello, è stato raggiunto da un gommone, ma era privo di sensi. A terra i soccorsi erano stati già allertati. Il 17enne però non ce l’ha fatta: è morto nonostante i tentativi di rianimarlo. Sul web si legge che Alex sarebbe morto per provare a salvare un amico, in difficoltà a causa delle correnti insidiose.
Alex Zuccarello è la terza vittima di domenica 4 agosto, in Sicilia. A Realmonte è annegato un insegnante 58enne di Favara, Gaspare Alessi, deceduto per annegamento al lido Rossello. Sul posto, non appena lanciato l’allarme, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Siculiana e gli operatori del 118. I sanitari, purtroppo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso per annegamento.
A Marsala la vittima una donna – Nel mare di fronte il litorale sabbioso tra Marsala e Petrosino, è morta annegata, invece una donna di 65 anni. Le forti correnti che spingevano verso il largo non le hanno dato scampo. Non è più riuscita a tornare a riva, ingoiando tanta acqua salata. Era in un tratto di spiaggia dove non c’è servizio di salvataggio con bagnini. E questo potrebbe essere stato fatale. Pare che dopo essere entrata in acqua con due bambini, forse nipoti, la donna abbia avuto insormontabili difficoltà per ritornare a riva a causa delle forti correnti, tipiche soprattutto del tratto di costa fra il lido Signorino (Marsala) e la zona di torre Sibiliana (Petrosino). Ad accorgersi della tragedia che si stava consumando in acqua sono stati alcuni bagnanti, che per tentare di soccorrere la 65enne, ma per non essere a loro volta trascinati al largo dalla furia del mare, hanno dovuto fare una lunga «catena umana». Tenendosi per mano, quindi, sono riusciti ad arrivare fin dove era la donna in preda ai flutti e l’hanno riportata a riva.