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Marsala: dalle spiagge al vino Marsala, alla scoperta del territorio

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Il turismo enogastronomico è da una decina di anni a questa parte in continua espansione. È un settore ricco di opportunità tanto per gli operatori del turismo (albergatori e ristoratori), quanto per le piccole e medie aziende locali, impegnate nei settori vitivinicoli, agroalimentari e zootecnici.

La Sicilia, per le caratteristiche morfologiche e ambientali (coste, spiagge, vulcano, montagne, …) e per quelle culturali, si presta perfettamente al turismo Food & Wine: non è un caso, infatti, se, dati alla mano, l’isola è la prima destinazione in Italia, scelta da quei turisti che, al relax in spiaggia, preferiscono abbinare la scoperta degli elementi enologici e gastronomici del paese.

Marsala, poi, ha un atout particolare, un ingrediente in più rispetto alle altre province della Sicilia.

 

Marsala è nota per … il vino!

Chi non ha mai sentito parlare del vino liquoroso che risponde al nome di Marsala? Chi, però, ne conosce la storia?

Come per altri vini, anche in questo caso l’invenzione del Marsala può essere attribuita ad un “caso”. Tutto ebbe inizio 250 anni fa, quando il mercante e uomo d’affari inglese John Woodhouse, durante il suo viaggio di ritorno in Inghilterra, a causa di una tempesta, fu costretto ad approdare a Marsala.

Nelle osterie della città scoprì un vino che, in virtù delle caratteristiche climatiche della zona, era molto diverso da quelli che aveva avuto modo di conoscere fino a quel momento. Decise di inviare in patria delle botti di Perpetuum (questo il nome del vino), aggiungendovi però una certa dose di acquavite, in modo che il liquore ne uscisse rinvigorito e potesse così affrontare il lungo viaggio senza deteriorarsi.

Quando gli inglesi aprirono le botti a Londra, quello che si trovarono nei bicchieri, però, era il vino Marsala.

Woodhouse e altri commercianti (gli anglosassoni Ingham e Whitaker e gli italiani Florio) riconobbero sin da subito l’enorme potenziale del Marsala e deciso di implementarne la produzione, dando vita a quella che ancora oggi è l’area industriale a ridosso del porto di Marsala.

Gli stabilimenti vitivinicoli, allora come oggi, si insediarono in tutta il territorio provinciale, con una maggiore concentrazione nella direttrice che va da Marsala a Petrosino e Mazara del Vallo.

Le uve alla base del vino Marsala sono le bianche Grillo, Catarratto e Damaschino e Inzolia; per la versione a bacca nera, invece, si usa il Pignatello.

 

Ovviamente, Marsala non è solo vino!

La Strada del Vino Marsala è un viaggio ideale tra le tante, tantissime cantine vitivinicole della provincia, esperienza unica per tutti gli amanti del vino e non solo, che dovrebbero visitare il maggior numero di cantine, per scoprire le peculiarità che le distinguono le une dalle altre.

Ma Marsala non è solo vino. È una città di mare e, tra le spiagge più belle di tutto il mondo, una si trova proprio qui.

Secondo la classifica stilata da Tripadvisor prendendo a riferimento i commenti postati dai turisti stessi, ben due spiagge tra le più apprezzate in assoluto si trovano in Sicilia: una è la Spiaggia dei Conigli, a Lampedusa, l’altra si trova a Marsala ed è il Lido Marakaibbo.

Questo riconoscimento, però, non deve far passare in secondo piano le altre spiagge della provincia, note per le acque pulite e cristalline e per le sabbie bianchissime: Punta Tramontana, la spiaggia di San Teodoro, la Baia di Marausa e la Spiaggia Tritoni. Un passaggio obbligato è quello da fare allo Stagnone, Riserva Orientata Naturale, caratterizzata da ambiente lagunare, ambiente marino, saline e vasche.

Marsala, insomma, è un paradiso a portata di tutti, dagli amanti del mare agli appassionati di birdwatching, grazie anche alla comodità dell’aeroporto di Trapani Birgi, a soli 15 km dalla cittadina.

Marsala è da visitare anche per i monumenti: qui il barocco siciliano è ai suoi massimi splendori e si mescola con una storia vecchia di secoli, millenni, che ha portato a Marsala romani, arabi, normanni e spagnoli. Da non perdere, per chi venga a Marsala per la prima volta, vi sono la splendida Porta Garibaldi, fatta costruire a fine Seicento da re Carlo II, il Duomo, dove si mescolano stile classico e stile barocco, il Museo degli Arazzi Fiamminghi, la Chiesa del Purgatorio, nella quale ammirare colonne, stucchi decorativi, abside e cupola, e il Palazzo VII Aprile. Per un giro nel centro in di Marsala, invece, in piena zona pedonale, da non perdere Piazza della Repubblica e il Cassaro.

 

Degustare il vino Marsala tra le vie cittadine

I percorsi enogastronomici a Marsala non possono ovviamente prescindere dalla degustazione del vino marsala: cosa c’è di meglio che assaporare questo vino nella terra in cui viene prodotto, come accompagnamento a piatti salati e dolci tipici del marsalese?

Le vie del centro città pullulano di ristoranti, trattorie e gelaterie presso le quali ogni turista può sedersi, sicuro che quella che sta per fare sarà un’esperienza unica: trattorie antiche o moderne, ristoranti ricavati all’interno di antiche caserme spagnole o di mulini tuttora in funzione, aperitivi e cene con vista sulle saline, …

Sono imperdibili i piatti a base di tonno o di pesce spada, che si trovano in grande quantità nelle acque al largo di Marsala; uno tra tutti è la pasta fatta in casa con un’antica farina locale (tumminia) e il tonno ammuttunato, ovvero farcito con uno spicchio d’aglio, avvolto nella menta, rosolato e cotto in un sugo di pomodoro fresco.

La cucina marsalese, poi, è famosa per altre specialità, come le caponate (disponibili secondo ricette differenti), le melanzane, il pane e panelle, il cous cous, …

Infine, i dolci, forse il migliore abbinamento in assoluto per il vino marsala: qui i turisti trovano le cassatelle marsalesi, la sbriciolata (realizzata con strutto, ricotta e cioccolato), la spagnoletta (pasta frolla ripiena di ricotta e coperta da una spolverata di zucchero a velo), i cannoli, la cassata, i gelati e le granite.

Tra un piatto di pasta “spada e melanzane” e un altro di tonno ammuttunato, tra una visita ad una basilica e un’escursione alle saline, i turisti possono rilassarsi, granita alla mano, navigando su uno dei tanti Casino non AAMS affidabili e sicuri disponibili per chi gioca dall’Italia.

 

 

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