Cronaca Sicilia

Strage in famiglia, la figlia superstite trovata con i cellulari delle vittime: “Rifarei tutto”

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Si era addormentata e accanto a sé aveva i cellulari dei fratelli e della madre, probabilmente sottratti ai familiari perchè non chiedessero aiuto. Nella stanza accanto c’erano i cadaveri dei fratelli. E’ l’ultimo drammatico particolare emerso sulla 17enne in carcere con l’accusa di aver ucciso, insieme a padre Giovanni Barreca, e ai suoi complici, la madre Antonella Salamone e i due fratelli di 16 e 5 anni Kevin ed Emanuel.

Al contrario di quanto riferito in un primo momento la ragazza, unica sopravvissuta alla strage, commessa durante degli esorcismi, non sarebbe stata affatto in stato confusionale all’arrivo dei carabinieri, dopo la confessione del delitto fatta da Barreca. Ma dormiva tranquillamente nella sua stanza.

L’adolescente ha confessato il suo ruolo nei delitti ammettendo di aver torturato insieme ai tre indagati, tutti in carcere, i familiari e di aver contribuito a seppellire in giardino i resti carbonizzati della madre. Mentre madre e fratelli morivano, poi, la 17enne avrebbe scambiato decine di messaggi con le amiche. “Rifarei tutto, dovevamo liberali dal diavolo”, ha detto ai Pm che l’hanno interrogata.

Intanto è iniziata nel Policlinico di Palermo l’autopsia sui corpi delle vittime della strage di famiglia ad Altavilla Milicia. A eseguirla il medico legale Davide Albano, il perito nominato dalla Procura di Termini Imerese.

I legali della coppia indagata, gli avvocati Vincenzo e Sergio Sparti hanno annunciato lasceranno l’incarico: “rimetteremo il nostro mandato – hanno spiegato – per problemi legati all’organizzazione del lavoro del nostro studio”. Il medico legale che era stato incaricato da loro come consulente per l’autopsia ha dovuto rinunciare per un problema di incompatibilità con un suo ruolo professionale. Resta nominato, invece, l’architetto Concetto Miccichè, per l’esame su delle ossa umane.

LA 17ENNE ACCUSATA DI STRAGE: “QUANDO POSSO RIVEDERE MIO PADRE?”. MANDAVA MESSAGGI DURANTE OMICIDI, DORMIVA CON CELLULARI FAMIGLIA

La diciassettenne accusata di avere assassinato ad Altavilla Milicia la madre e i due fratelli, insieme al padre Giovanni Barreca e due presunti complici, ha chiesto di rivedere il padre.

Entrambi sono detenuti con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere. “Quando posso rivedere mio padre?”, ha chiesto più volte la ragazza detenuta nel carcere minorile Malaspina dal 14 febbraio. I tre omicidi sarebbero avvenuti durante un esorcismo a cui la giovane avrebbe partecipato.

All’arrivo dei Carabinieri, chiamati da Barreca che, al telefono, la notte tra il 10 e l’11 febbraio scorsi, ha confessato i delitti, la ragazza era addormentata e accanto a sé aveva i cellulari dei fratelli e della madre, probabilmente sottratti ai familiari perché non chiedessero aiuto.

Nella stanza accanto c’erano i cadaveri dei fratelli.

Al contrario di quanto riferito in un primo momento, la 17enne non sarebbe stata affatto in stato confusionale, ma riposava tranquillamente nella sua stanza.

L’adolescente ha confessato il ruolo avuto nei delitti ammettendo di aver torturato insieme ai tre indagati, tutti in carcere, i familiari e di aver contribuito a seppellire in giardino i resti carbonizzati della madre. Mentre madre e fratelli morivano, poi, la 17enne avrebbe scambiato decine di messaggi con le amiche.

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