RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LA SDRAIO DELLA GIUSI Edizione estiva – 23 luglio 2023 IL SIGNOR VINCENZO
LA SDRAIO DELLA GIUSI – Edizione estiva – 23 luglio 2023
IL SIGNOR VINCENZO
Ha circa settanta anni; arriva sempre da solo; noleggia un lettino che fa collocare vicino al bagnasciuga; sistema le sue cose e va a farsi il bagno. Dopo essersi asciugato, inizia le sue letture: “Il corriere della sera”, “Il giornale di Sicilia” e un libro che evidentemente ha letto molte volte: “Il capitale” di Carl Marx.
Mi piacerebbe scambiare quattro chiacchiere; nel frattempo inizio ad immaginare che sia un ex professore di filosofia in pensione, rimasto vedovo da qualche anno, con un paio di figli che lavorano in qualche città del nord. E credo anche che sia un comunista!
Una mattina mi saluta e io ricambio; per diversi giorni ci fermiamo ai saluti. Oggi visto che abbiamo rotto il ghiaccio ho deciso di chiedergli qualcosa della sua vita. Scopro così che le mie capacità predittive sono molto scarse: il signor Vincenzo è un piccolo imprenditore milanese; non ha figli; ha una certa predilezione per Marsala, città natale della povera moglie, morta da due anni (unica cosa che sono riuscita ad indovinare).
Alla fine gli chiedo: “Scusi la mia curiosità…ma cosa sta leggendo?”.
Il signor Vincenzo prende il libro e mi mostra la copertina. “Lei, quindi, è uno studioso di Marx e del comunismo?”, gli domando.
“Esatto! Sono solo uno studioso e ci tengo a sottolineare che non sono comunista”.
Lo guardo perplessa.
“Vede, io e mia moglie eravamo su fronti opposti politicamente e trascorrevamo tanto tempo in lunghe discussioni sui danni del capitalismo, sull’ingiustizia della povertà, sulla necessità di una distribuzione della ricchezza. Da quando lei non c’è più, rileggo qualche pagina del Capitale e mi immagino di discuterne con mia moglie. È un modo per sentirla vicina.”
Non avrei mai pensato che il comunismo potesse accordarsi con il romanticismo. E io che ero convinta che i comunisti mangiassero i bambini.
Come sono cambiati i tempi!
GIUSI PALADINO
LA SDRAIO DELLA GIUSI Edizione estiva – 22 luglio 2023 ALI’
LA SDRAIO DELLA GIUSI – Edizione estiva – 22 luglio 2023
ALI’
Ce ne sono tanti che camminano sul bagnasciuga per vendere articoli vari. Hanno le specializzazioni in base anche alla provenienza: gli Indiani hanno “cose belle e d’argento”; i nord africani si dedicano alla vendita di occhiali, bracciali, collane, giochi per bambini ma anche cappelli e teli mare; qualcuno dell’Africa nera vende piccoli oggetti di artigianato.
Fra i tanti c’è Alì che arriva con il suo solito richiamo “occhiali, sunglasses…” e altri versi che non riesco a decifrare. Arriva carico come un mulo. Non so quanto riesca a vendere; a me sembra che la sua mercanzia sia sempre la stessa.
Oggi potrebbe essere una giornata buona per lui. È stato fermato da un gruppo di turisti milanesi che sembrano non avere problemi di soldi: hanno preso lettini, ombrelloni e poi vanno spesso al bar per spritz, hugo, acqua, birra, panini.
Due ragazze del gruppo iniziano a guardare gli occhiali di Alì e a contrattare: “Dieci euro per questo? Ti do cinque euro…Due euro per un fermaglio? Non più d cinquanta centesimi”.
Alì alla fine riesce ad ottenere quindici euro per due occhiali, cinque fermagli e qualche bracciale. Va via sconsolato.
I milanesi senza aspettare che si allontani troppo iniziano a commentare: “Hai sentito quanto puzzava?! Meglio che si faccia una doccia se vuole guadagnare.” E giù a ridere.
Caro Alì, il tuo problema non consiste nell’essere un povero disgraziato ma che, per vendere le tue cose sotto il sole cocente siciliano a quei quattro deficienti, dovevi farti la doccia!
GIUSI PALADINO
LA SDRAIO DELLA GIUSI Edizione estiva – 21 luglio 2023 GOSSIP DA SPIAGGIA
LA SDRAIO DELLA GIUSI – Edizione estiva – 21 luglio 2023
GOSSIP DA SPIAGGIA
Oggi sono arrivata presto sistemandomi con la mia attrezzatura su una spiaggia praticamente deserta. Ho deciso di fare una passeggiata ritrovandomi, al mio ritorno, circondata da bagnanti vari.
Mi sono sdraiata e ho iniziato a leggere; sono arrivata alla metà della prima pagina perché in direzione del mio orecchio sinistro una signora seduta sulla spiaggina, a mezzo metro da me, ha iniziato ad urlare: “Nicolaaaaaaassss, Gennifeeeeeer, Braiannnnnnnnn”. I tre pargoletti si erano spostati di qualche metro dal luogo designato come adeguato per essere visti. Ma si sa, le onde del mare allontanano.
Dopo essermi accertata che i bambini non fossero in pericolo di vita, ho ripreso il mio libro ma mi sono bloccata dopo poche righe perché distratta dai discorsi della mamma di Nicolas, Jennifer e Brian. Ho scoperto così che il cugino Gino è stato tradito dalla moglie Angela, ma anche che la suocera della cugina Giovanna è insopportabile; per non parlare di Francesco, il nipote di zia Donatella (da parte del marito) che ha lasciato la fidanzata perché, sembra, abbia un’altra; poi sono stata illuminata sulle ultime vicende della storia d’amore fra Belen e Di Martino; per finire ho saputo della possibile separazione di Henry e Megan.
Per l’ora di pranzo c’è stata una pausa nei vari racconti per mangiare, bere e per il meritato riposino; il silenzio è durato poco perché mentre cercavo di riprendere il filo del discorso del mio libro, ecco nuovamente il richiamo della foresta: “Nicolaaaaaaassss, Gennifeeeeeer, Braiannnnnnnnn”.
E così, fra urla rivolte ai bambini e gossip nostrani e non, sono trascorse le ore. Alla fine della giornata mi sono resa conto di aver letto solo una pagina del libro ma in compenso so tutto sui parenti fino all’ottavo grado della signora e sui vip italiani e stranieri.
Mi rimangono due dubbi: da quand’è che i bambini siciliani non si chiamano più Giuseppe, Vincenzo, Maria o Vita?
Ma soprattutto il cugino Gino, dopo avere scoperto il tradimento, ha lasciato la moglie?
A questo punto spero che domani la signora venga di nuovo e mi tenga aggiornata.
GIUSI PALADINO
LA SDRAIO DELLA GIUSI Edizione estiva – 20 luglio 2023 CARLOTTA
LA SDRAIO DELLA GIUSI – Edizione estiva – 20 luglio 2023
CARLOTTA
Arriva sempre verso le cinque del pomeriggio in compagnia del papà e del fratellino. Si chiama Carlotta, è un nome che le si addice. Ha circa otto anni, capelli e occhi scuri, un faccino tondo e un fisico un po’ sovrappeso.
Mi fa tenerezza perché ricorda me da bambina con la mia testardaggine nell’indossare il costume due pezzi nonostante fosse meglio il costume intero per trattenere la pancia trasbordante.
Anche oggi è arrivata con il suo bikini rosa. Il papà e il fratello si sono tuffati subito dopo avere appoggiato teli e borse frigo, lei no. È rimasta in piedi a guardarli. Dopo qualche minuto Carlotta si è seduta e ha iniziato ad armeggiare con la borsa frigo; l’ha aperta e ha preso un cartoccio di cui ha annusato il contenuto; ha spiluccato qualcosa; l’ha riavvolto e lo ha riposto via.
“Papà – ha urlato- ho fame!”.
“Mangia la frutta”.
“No, mi mangio la ciambella con lo zucchero!”.
“Va bene, ma solo la tua metà perché l’altra è di tuo fratello!”.
Carlotta ha riaperto la borsa frigo prendendo un cartoccio con la tanto desiderata metà ciambella. Le ha dato solo un morso e poi, per una manovra sbagliata, il dolcetto è caduto sulla sabbia.
Carlotta ha ripreso in mano la ciambella e l’ha guardata sconsolata.
“No bambina, non lo fare!”, vorrei dirle ma è troppo tardi perché lo ha già fatto. Ha soffiato sul dolce addentato una sola volta, gli ha tolto un po’ di sabbia e ha continuato a mangiarlo.
In fondo la sabbia ha la stessa consistenza dello zucchero!
GIUSI PALADINO
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