In Sicilia il primo trimestre 2023 si chiude con una netta flessione di nuove imprese. Tra gennaio e marzo, infatti, nell’Isola le iscrizioni presso i registri delle Camere di Commercio sono state 6.247 contro 7.154, con un saldo negativo di 907 imprese pari a un meno 0,19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dato in linea con l’andamento dell’area geografica Sud e Isole -0,15%, ma anche con il dato Italia di -0,12. Questi in sintesi i dati siciliani contenuti nell’ultima indagine di Movimprese, la rilevazione trimestrale elaborata dall’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia. Complessivamente le imprese esistenti in Sicilia sono 477.435 (dato aggiornato al 31 marzo 2023), in leggero calo rispetto al dato di fine anno quando erano 479.058 (al 31 dicembre 2022).
«Le imprese tengono duro – commenta il Presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace – la Sicilia continua a mantenere il proprio sistema imprenditoriale composto per lo più da piccole e piccolissime imprese, seppur con tante difficoltà. La regione Sicilia si posiziona al quarto posto nella classifica nazionale per numero di imprese al 31 marzo 2023, preceduta da Lombardia (943.237), Lazio (608.406), Campania (607.915), segno che in Sicilia c’è sempre voglia di fare impresa. “Il sistema delle Camere di Commercio Siciliane – aggiunge Giuseppe Pace – è in prima fila nel supporto all’imprenditoria del territorio regionale e a favorire la nascita di nuove imprese, offrendo dei servizi sempre più innovativi e di burocrazia semplificata.
«Inoltre, a livello provinciale – commenta Santa Vaccaro, Segretario Generale di Unioncamere Sicilia – tutte le province hanno fatto registrare un andamento negativo in termini sia di valori assoluti sia in riferimento al tasso di crescita, ad esclusione di Palermo cha fa registrare un andamento positivo sia del saldo +79 sia del tasso di crescita +0,08%, a seguire la provincia di Messina -0,11%, seguita da Catania -0,20%, Trapani – 0,30%, Enna -0,33%, Siracusa -0,34%, Agrigento -0,34%, Caltanissetta -0,37% e Ragusa -0,37% – unico dato che accomuna tutte le province dell’isola è quello sulle società di capitali che fa registrare un andamento positivo in tutte le province (Sicilia +0,97%), questi segnali ci dicono che in Sicilia c’è ancora tanta positività nonostante la lieve frenata».
A livello nazionale, il primo trimestre 2023 risulta essere in frenata anche per l’intera nazione (5.988.421 mln) con un saldo di -7.443 e un tasso di crescita in calo di -0,12%, così come tutte le regioni italiane, ad esclusione di Lombardia, Lazio, Sardegna e Trentino Alto Adige.