Sono 14,8 milioni le morti in eccesso causate in tutto il mondo dalla pandemia di Covid-19, tra 2020 e 2021: la stima comprende anche tutte quelle collaterali dovute ad esempio all’interruzione dei servizi sanitari e si tratta, infatti, di quasi il triplo dei decessi riportati nello stesso periodo per essere stati causati direttamente dal virus Sars-CoV-2.
Il numero è stato calcolato in uno studio guidato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e pubblicato sulla rivista Nature ed è tra le stime più prudenti fatte da ricerche simili: ciò significa che i decessi, molto difficili da calcolare a causa delle grandi differenze presenti tra i vari Paesi e dell’incompletezza dei dati, potrebbero essere molti di più.
I ricercatori guidati da William Msemburi hanno valutato le morti in eccesso confrontando i dati sulla mortalità del 2020 e 2021 con quella che ci si sarebbe potuta aspettare se la pandemia non fosse mai avvenuta. Questo procedimento richiede l’utilizzo di modelli matematici per poter calcolare i decessi previsti e per riempire i ‘buchi’ in caso di dati incompleti o mancanti: solo il 37% dei Paesi, infatti, dispone di dati completi sulla mortalità nei due anni presi in esame, mentre per il 43% (soprattutto Paesi dell’Africa) non ne esistono affatto.
Per questo motivo, gli autori dello studio invitano a considerare con molta cautela le stime da loro effettuate.
I risultati ottenuti indicano che Covid-19 può essere ritenuta responsabile di un numero di morti in più che varia da 13,3 milioni a 16,6 (molto probabilmente 14,8 milioni), una stima che quasi triplica i 5,4 milioni di decessi causati in maniera diretta dal virus. In particolare, la mortalità in eccesso, sia diretta che indiretta, è stata calcolata essere di 4,4 milioni nel 2020, il primo anno di pandemia, e di 10,4 milioni nel 2021.
Quattro morti in eccesso su cinque sono avvenute in Paesi a medio reddito, con alcuni dell’America Latina tra i più colpiti (Perù, Messico, Bolivia ed Ecuador). I Paesi a basso reddito, invece, presentano un minor numero di decessi, soprattutto perché rappresentano solo il 9% della popolazione mondiale e hanno popolazioni in media più giovani rispetto ai Paesi a più alto reddito.