Ho letto la nota politica a firma del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Maurizio Miceli, e del neoeletto deputato regionale dello stesso partito, Nicola Catania, attuale Sindaco di Partanna.
Il loro, in un momento davvero difficile per la comunità trapanese affranta e messa in ginocchio per le condizioni meteo avverse degli ultimi quindici giorni, è solo sciacallaggio politico.
Non conoscono come funzioni veramente il sistema fognario di una città, capisco che il Sindaco Catania ha l’esperienza di amministratore di una città piccola come Partanna e mai si è cimentato con realtà più grandi come, invece, il capoluogo è, quindi non ha idea di come si amministri un Comune più grande. Bastava che me lo chiedesse, sarei stato disponibile assieme a tutti gli altri amministratori in carica nel Comune di Trapani, a spiegarglielo. Evidentemente a lui interessa più fare sciacallaggio politico sfruttando le difficoltà altrui per fare da sponda alle ambizioni del suo coordinatore provinciale Maurizio Miceli.
Nella loro nota parlano delle prossime elezioni a Trapani e non accennano affatto a quali soluzioni vere e concrete ci sono da prendere per il territorio. Non possono farlo, del resto, da un lato perché non ne sono a conoscenza e dall’altro perché chi, come Nicola Catania, presta la sua opera professionale al servizio di un Assessorato Regionale dovrebbe spiegare ai trapanesi cosa ha fatto, sinora, e negli anni passati, per contribuire all’ammodernamento delle reti fognarie delle nostre città.
Ribadisco, in merito, che per fare le manutenzioni straordinarie e le fogne ci vogliono decine di milioni di euro e nessuno degli Amministratori della città di Trapani ha mai avuto la possibilità di averli questi milioni.
Ribadisco, qualora Catania e Miceli non se ne fossero resi conto (ma sono certo che lo sappiano e che fanno finta di nulla per attaccare, con opera di sciacallaggio politico, i loro avversari) che la dimostrazione che siamo davanti ad eventi climatici e meteorologici straordinari è davanti agli occhi di tutti con quanto accaduto a Misiliscemi e in altre parti della provincia di Trapani.
Mi piacerebbe, inoltre, leggere questa fantomatica relazione a cui alcuni organi di stampa (cambiando il contenuto dell’articolo più volte nel corso della giornata) ed altri sedicenti amanti della città di Trapani (come Nicola Catania, Maurizio Miceli ed altri loro sodali) fanno riferimento: ringrazio doverosamente l’Esercito per l’aiuto alla città di Trapani ma non mi risulta che abbiano fatto videoispezione delle nostre fognature, sondaggi e scavi… quindi come possono dire qual è la condizione della nostra rete fognaria? Mi piacerebbe leggere questa relazione perché, a differenza di Catania e Miceli, sono abituato ad avere prove per additare chicchessia.
In merito al deflusso dell’acqua nel solo capoluogo, anche in questo caso Miceli e Catania (ed altri loro sodali politicamente ed amministrativamente ignoranti) non sanno o fanno finta di non sapere che oggi, su Trapani città, sono caduti all’incirca 30 mm di acqua in un’ora e mezza e non gli oltre 100 caduti in un’ora nei giorni scorsi. E’ evidente che questa portata di acqua possa essere smaltita quasi agevolmente a differenza di quando, dal cielo, arrivano bombe d’acqua di 80, 90, e 100 mm che intasano tutto il sistema. A Misiliscemi, in zona Salinagrande, qualora fosse necessario spiegarlo a Catania e Miceli, stamattina sono caduti quasi 90 mm di acqua che hanno creato una piena sul fiume Verderame esondando l’argine che non ha consentito alle pompe di sollevamento di espletare la loro funzione.
Qualora fosse ulteriormente necessario, inoltre, a Catania e Miceli va precisato che la manutenzione del fiume di Salinagrande non dipende da Trapani ma dall’Autorità di bacino. Eppure io, il Sindaco di Trapani e diversi altri amministratori del Comune capoluogo assieme a dipendenti e funzionari, eravamo lì a prestare soccorso ed a coordinare le operazioni di intervento a supporto della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e dei Volontari tutti intervenuti.
Nicola Catania e Maurizio Miceli dov’erano? A scrivere un comunicato stampa per fare sciacallaggio politico, in funzione della prossima campagna elettorale.
Onorevole Dario Safina
Partito Democratico provincia di Trapani
La nota congiunta della Segreteria provinciale di FdI e il sindaco di Partanna Nicolò Catania, neo eletto all’Ars per Fratelli d’Italia:
“Fino ad oggi siamo stati in silenzio, nel pieno rispetto del disagio degli esercenti e di tutti i cittadini trapanesi che hanno subito i danni dovuti al maltempo e ai continui allagamenti. E oggi in modo particolare pensiamo agli abitanti di Misiliscemi e ai loro estremi disagi Ci siamo dimostrati disponibili, e lo siamo ancora, a trovare tutte le soluzioni necessarie per ristorare al meglio coloro che hanno subito i gravi danni. Non abbiamo voluto, perciò, infierire sulle pesanti responsabilità addebitabili alla Giunta Tranchida per evitare che si pensasse a mera opera di strumentalizzazione politica, ma adesso è arrivato il momento di dire basta.
La relazione del nostro Esercito, dei nostri militari, che hanno dato una mano a tutta la cittadinanza per garantire sicurezza e ripristino dei luoghi, trasmessa peraltro alla Procura della Repubblica di Trapani, inquadra queste responsabilità in maniera chiara, evidenziando che il problema riguarda l’assenza di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, stratificata negli anni e addebitabile alla giunta Tranchida. Del resto lo stesso Tranchida ha confermato di non aver approvato ancora il bilancio di previsione e ancor di più di non avere i consuntivi ‘20 e ‘21 approvati, per cui è inevitabile l’impossibilità ad agire regolarmente in termini di prevenzione di eventuali condizioni disastrose che si verificano puntualmente.
Cosa aspetta Tranchida a dichiarare il Comune in dissesto finanziario?Paradossalmente un’operazione finanziaria verità gli potrebbe consentire di trovare soluzioni diverse per recuperare un’azione amministrativa mirata esclusivamente ad efficientare i servizi essenziali alla città. Il neo eletto all’Ars Dario Safina, si è addirittura avventurato qualche giorno fa a tentare di spostare l’attenzione sulla Regione siciliana in merito alla mancata dichiarazione dello stato di calamità naturale cercando, grossolanamente, di distrarre l’attenzione sulla mera questione Trapani, che lo ha visto, assieme al suo sindaco, principale attore e responsabile del disastro che si è verificato, facendo riferimento addirittura alla città di Castelvetrano come a dire “mal comune mezzo gaudio”, mentre a dirla tutta le vere responsabilità sono da addebitare a una mala gestione della cosa pubblica che è individuabile senza ombra di smentita nella inefficienza già dall’indomani dell’insegnamento della giunta Tranchida, quando, nonostante la relazione conclusiva del Commissario straordinario del tempo, che a pagina 5 fa espressamente riferimento alla più grossa criticità della città per la quale “occorrerà prioritariamente provvedere”, non si è preso nella giusta misura il provvedimento necessario senza il quale oggi serve a poco camuffare una corretta gestione nelle manutenzioni da parte della Trapani Servizi, senza che detta società sia stata mai messa nelle condizioni di poter operare secondo quanto previsto ai punti 1.8 e 1.9 e seguenti del contratto di servizio dell’11/12/2020.
Il Comune non ha mai reperito le somme necessarie per poter ovviare nemmeno alla ordinaria generale manutenzione delle caditoie e della rete fognaria, manutenzione con la quale si potevano prevenire certamente molti danni. Siamo consapevoli che le piogge ormai sono diventate delle vere e proprie bombe d’acqua ma a maggior ragione l’attenzione doveva essere innalzata per tempo e la corretta gestione prioritaria e approntata non superficialmente, per garantire gli opportuni risultati. Ragione per cui Fratelli d’Italia sta lavorando già da adesso per offrire ai trapanesi una valida prospettiva che sia in grado quanto meno di ristabilire da subito un’ordinaria e regolare amministrazione programmando le attività necessarie con le adeguate tempistiche, convinti del fatto che ristabilire nella città di Trapani l’ordinaria amministrazione, vista la cattiva gestione di questi ultimi anni, equivarrebbe a qualcosa di straordinario”.
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