Le bollette della luce, secondo le stime di Nomisma energia, dovrebbero aumentare dal primo luglio del 17%, e quelle del gas di ben il 27%, a causa “dell’esplosione dei prezzi sui mercati internazionali” dopo il taglio della fornitura di gas russo alla Germania e all’Italia. Intanto accelerano gli stoccaggi di gas: secondo le stime indicate da Snam per domenica 26 giugno, dei 218,88 milioni di metri cubi di metano in arrivo ben, 98,02 milioni sono destinati agli stoccaggi, pari a quasi il 45% del totale.
I calcoli spetteranno comunque ufficialmente all’Autorità per l’energia, che renderà note le nuove tariffe riservate al mercato tutelato la prossima settimana, entro il 30 giugno.
Se, come probabile, ci saranno, i rincari scatteranno a partire dal primo luglio e saranno validi per tutto il terzo trimestre dell’anno. Dopo tre mesi di prezzi calmierati, con il calo del 10% disposto per il periodo aprile-giugno, si tornerà quindi a un trend di crescita, nonostante il governo abbia mantenuto in vigore, con il decreto di mercoledì scorso, l’azzeramento degli oneri di sistema diventato ormai praticamente imprescindibile.
Secondo Nomisma si tratterà di un aumento importante, con un balzo della bolletta elettrica del 17% a 48,5 centesimi a kWh che, per la famiglia tipo che consuma 2.700 kWh all’anno, implica una maggiore spesa, su base annuale, di 194,4 euro. Ancora peggiore l’incremento per la bolletta del gas, la cui tariffa dovrebbe rimbalzare del 27% a 1,57 euro per metro cubo, con una maggiore spesa della famiglia-tipo, che consuma 1.400 metri cubi l’anno, di 462 euro su base annua.
I prezzi di gas ed elettricità sui mercati internazionali sono esplosi dopo la decisione della Russia di metà giugno di tagliare le forniture alla Germania e all’Italia. Alla fine di maggio il prezzo della materia prima ad Amsterdam viaggiava sotto i 90 euro a Megawattora. Il 16 di questo mese si sono toccati i 142 euro e questa settimana il prezzo ha ondeggiato sui 130 euro. Andamento simile per l’elettricità che alla Borsa elettrica del Gme è arrivata la scorsa settimana a 262 euro al Megawatt. Aumenti all’ingrosso che inevitabilmente si riverberano con un certo automatismo anche su quelli al dettaglio.