In occasione del VI Congresso Regionale tenutosi al Teatro Stabile di Palermo, il marsalese Francesco Silvano, 58 anni, è stato eletto a componente del Comitato Regionale e nell’esecutivo Regionale della UilCom Sicilia. L’evento è avvenuto alla presenza del Segretario Generale Nazionale Salvo Ugliarolo e del Segretario Generale Regionale Giuseppe Tumminia.
Assieme a Silvano, eletta anche Francesca Plaia di Trapani e collega del dirigente sindacale Uilcom. Viene riconfermata anche l’elezione di Silvano a Responsabile Territoriale della UilCom-Uil della Provincia di Trapani.
Sindacalista di lunga e comprovata esperienza nel settore delle Tlc, dello Spettacolo, dei Cartai, dei Grafici, della RAI e Mediaset oltre che delle emittenze private ed altri settori, tanti sono i temi trattati nell’intervento di Silvano: dallo Smartworking allo Stato sociale, dal delicato tema dei licenziamenti dei lavoratori di ALMAVIVA-COVISIAN-ITA al dilemma della precarietà.
“Su quest’ultimo argomento ho inteso soffermarmi dedicando una maggiore articolazione preoccupandomi di spiegare, bene, il vero significato del termine precarietà e delle eventuali ricadute negative che inficiano sulla persona, sulla psiche e sulla famiglia quando non si assicura la stabilità di un posto di lavoro ed il rispetto per le persone – afferma Silvano -. Ho chiarito che la precarietà non è altro che quella condizione, sicuramente triste, che una persona vive e subisce nel momento in cui non vengono soddisfatti i fabbisogni e le aspettative, necessari per tutti quei lavoratori di cui il sindacato si preoccupa di potere assicurare la legittima tutela dei lori diritti”.
L’analisi sviluppata da Francesco Silvano mirava ad evidenziare che la precarietà la si vive anche quando le modalità praticate non sono rispettose delle norme previste e le condizioni che talvolta s’impongono ai lavoratori sempre non conformi alla corretta applicazione dei CCNL.
“Sostengo che occorre che in Italia vengano proposti esclusivamente contratti a tempo indeterminato come, di recente, viene praticato in Spagna al fine di poter assicurare condizioni economiche tali da poter permettere ai lavoratori di progettare un futuro migliore e con maggiore serenità”, ha dichiarato il sindacalista Uilcom che ha chiuso così il suo intervento in Congresso: “Il nostro è un Paese strano ma parecchio strano e vi favorisco le ragioni per cui lo considero tale: vengono pagate le persone che non lavorano, si chiudono le aziende che lavorano, infine, ci governa chi non ha mai lavorato… e dire che l’art. 1 della Costituzione prevede che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro”.