“Alle marinerie siciliane esprimiamo tutta la nostra solidarietà per la protesta e lo stato di agitazione in atto che riguarda il caro-gasolio, che mette a rischio la stessa sopravvivenza del settore, ma anche per la questione relativa alla sicurezza nel Canale di Sicilia che con i venti di guerra diventa sempre più teatro di esercitazioni e operazioni militari che mettono a repentaglio la vita del personale impegnato sulle imbarcazioni da pesca”.
Lo dice il presidente di Unioncamere Sicilia Pino Pace, che, nel dirsi “fortemente preoccupato per la situazione in atto” sottolinea come “l’intera giunta regionale oggi abbia espresso solidarietà alle marinerie, agli armatori e ai pescatori che stanno soffrendo una situazione diventata insostenibile con il prezzo del petrolio che continua a salire e di conseguenza il gasolio”.
“Così – sottolinea Pace – è difficile lavorare, servono immediatamente provvedimenti del governo nazionale. Apprendiamo che il governo Musumeci entro due settimane dovrebbe provvedere al pagamento di 4 milioni relative alle indennità da Covid-19, mentre si dovrà attendere ancora per i 10 milioni varati in Finanziaria come contributo per il caro-gasolio”.
“Ci auguriamo governo nazionale e governo regionale siano solerti ad attivare misure che limitano l’aumento incontrollato dei prezzi del carburante e si occupino, attraverso le vie diplomatiche, della sicurezza nel Canale di Sicilia”, conclude Pace.
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