Marsala, scassinato un furgone a Sappusi: è la sesta volta

Marsala – “Ogni due o tre mesi scassano il mio furgone, stavolta i danni sono davvero tanti: la situazione ormai è insostenibile”. A segnalare il problema è stato un falegname di Sappusi che stamattina, per l’ennesima volta, ha trovato il mezzo che usa per consegnare i suoi manufatti, spaccato e danneggiato. “È l’ennesimo scasso che subisco. Aprono il mio furgone per prendere piccoli oggetti da rivendere o anche carburante”.

Con ogni probabilità questo “fenomeno” potrebbe essere legato al consumo che c’è nel quartiere e non solo di sostanze stupefacenti. Per racimolare le somme destinate a comprare la droga, i responsabili compirebbero scassi e piccoli furti. “Ho subito almeno quattro furti di benzina e circa sei volte hanno scassato il furgone e altre volte hanno portato via pezzi del mezzo”.

Il proprietario del furgone è una persona da anni impegnata nel sociale (è una attivista di Libera, che ha sede al Centro Sociale di Sappusi) e infatti lo stesso furgone è stato tante volte usato come mezzo di solidarietà, per consegnare acqua ai ragazzi migranti che abitano in contrada Digerbato, cibo a famiglie bisognose di Marsala e al campo di Campobello.

Negli anni scorsi anche il parroco don Pietro Caradonna ha più volte fatto sentire la sua voce contro il commercio di droga, celebrando la messa innanzi alla scuola dismessa “Lombardo-Radice”, e animando in chiesa anche il “Rosario anti-droga”.

I responsabili dello scasso al falegname non hanno desistito neppure a ridosso delle appena trascorse vacanze pasquali, compiendo un atto che avvilisce e produce un immancabile senso di impotenza.