E’ Graziano Scardino 55 anni, agronomo, imprenditore agricolo dell’ennese, il nuovo presidente della Cia-Agricoltori Italiani della Sicilia. Scardino succede a Rosa Giovanna Castagna che è stata al vertice della Confederazione negli ultimi otto anni. Il neo presidente, già dirigente regionale e nazionale della Cia, è stato eletto per acclamazione dall’Assemblea regionale che si è svolta oggi a Enna. Scardino oltre ad essere alla guida di un’impresa agricola biologica, assieme al fratello, ad indirizzo produttivo cerealicolo, foraggero e zootecnico, dirige una società che si occupa di prodotti biologici da oltre vent’anni.
“Prioritario è difendere il reddito delle imprese agricole siciliane – ha dichiarato Scardino – agendo sia sul fronte dell’eccessivo e speculativo costo delle materie prime che su quello del prezzo di vendita molto spesso non direttamente proporzionale ai costi di produzione. Bisogna stimolare la politica regionale al fine di affrontare in modo serio i problemi strutturali ed infrastrutturali delle imprese agricole che molto spesso ne bloccano l’efficienza produttiva, la ricerca dei mercati e la crescita economica. Essere portatori di interessi sui tavoli di concertazione e lavorare per l’efficientamento della pubblica amministrazione al fine di completare l’attuale programmazione europea e ripartire con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale. I cambiamenti climatici impongono un nuovo modo di fare agricoltura, con nuove specie produttive e nuove cultivar, ma nel contempo sono più frequenti i danni subìti dalle produzioni agricole, per questo motivo è necessario incentivare l’utilizzo dello strumento assicurativo agevolato quale strumento di garanzia di reddito. Chiediamo all’assessore Scilla – ha concluso Scardino – di concertare e affrontare i problemi dei singoli comparti produttivi, dei bandi del PSR, riconoscendo alla confederazione il legittimo ruolo di rappresentanza, di lobby sana e positiva, di corpo intermedio delle imprese agricole”.
“L’agricoltura sta attraversando una fase molto difficile – ha sottolineato Dino Scanavino presidente nazionale Cia – stretta com’è tra i costi alle stelle e le speculazioni sui mercati. Gli effetti della guerra in Ucraina, con gli aumenti del 300% sui concimi e il raddoppio di mangimi ed energia, mettono ogni giorno a dura prova la tenuta delle aziende -ha detto il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino-. Ma ci siamo già mobilitati, e continueremo a farlo, per chiedere alle istituzioni nazionali ed europee tutte le risorse e le misure necessarie a sostenere e difendere il settore, che è strategico, anche con un Piano straordinario come durante la pandemia. Non si può fare a meno del lavoro degli agricoltori, ora più che mai, perché assicurano il cibo e garantiscono la sicurezza alimentare, oltre a salvaguardare il territorio e ad avere un ruolo cardine nella transizione ecologica”.
“Auguro al neo presidente Graziano Scardino buon lavoro nel solco della continuità di un progetto che in parte abbiamo intrapreso. I prossimi mesi saranno complessi e determinanti, il sostegno del gruppo dirigente sarà il valore aggiunto del percorso che oggi si avvia”.
Lo ha detto Rosa Giovanna Castagna che alla fine dello scorso anno è stata eletta dall’assemblea di PescAgri, presidente nazionale dell’associazione promossa da Cia per la tutela e lo sviluppo della pesca e dell’aquacoltura.
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