“Il ruolo delle donne nella Resistenza e degli IMI nella lotta di liberazione dal Nazi-fascismo”

Il congresso provinciale dell’ANPI – associazione nazionale partigiani d’Italia – tenutosi a Paceco il 12 marzo 2022, approva all’unanimità i due emendamenti presentati dalla sezione di Marsala: il “riconoscimento alle donne della Resistenza” e il “contributo degli lMl alla lotta contro il nazi-fascismo”. Si tratta di due emendamenti che sono stati presentati da Giuseppe Nilo, presidente dell’ANPI di Marsala recentemente intitolata alla memoria di Vincenzo Alagna, giovanissimo carrettiere di Digerbato che perse la vita perché fucilato dalle SS il 12 luglio 1944 a Carpi.

I due emendamenti sono stati esposti nel partecipato congresso comunale che si è svolto lo scorso 5 marzo, ma ad approvarli è stato l’intero congresso provinciale (composto dai delegati delle varie sezioni territoriali). In particolare l’ANPI di Marsala ha ritenuto indispensabile portare all’attenzione il ruolo delle donne nella Resistenza, che è andato oltre l’azione militare. “Si propone di rivedere il sistema di classificazione dei partecipanti alla Resistenza, ad oggi esclusivamente di tipo militare (Partigiani – Patrioti – Benemeriti).

Le donne che hanno partecipato alla Resistenza, con i ruoli più disparati (Staffette – Ospitalità ai combattenti è ai militari sbandati – addette alle cure mediche e ruoli similari) hanno il diritto di essere riconosciute come “Partigiane” o comunque “Patriote’, al di là delle definizioni militari”. Il concetto appare ancora più indispensabile in un tempo come il nostro in cui la parità diventa un’esigenza, oltre che un obiettivo indispensabile alla crescita umana di una società che si è abbrutita al punto da rivedere la guerra nel cuore dell’Europa.

Il secondo emendamento riguarda gli Internati Militari Italiani: “contributo degli lMl alla lotta contro il nazi-fascismo. Si propone di riconoscere agli IMI la effettiva partecipazione alla Resistenza per i loro NO alla Repubblica sociale. Si ritiene che i loro NO abbiano risparmiato agli italiani una guerra fratricida che avrebbe aumentato di molto le vittime del conflitto. Occorre riconoscere agli IMI quel “Patriottismo” che ha determinato la loro scelta; conseguenza della quale poteva costare, ad essi, la sopravvivenza stessa”.

Gli emendamenti sono stati sostenuti nel contenuto e nel merito anche da Vincenzo Calò che ha ribadito innanzi all’assemblea l’importanza del ruolo delle donne nella Resistenza e altrettanto quello dei militari che hanno detto NO al nazifascismo, pur sapendo di andare incontro alla deportazione.

In provincia di Trapani 1.283 IMI, fra questi 365 di Marsala, il coraggio dei quali la storia del Paese poteva essere ben diversa

Giuseppe Nilo
Presidente ANPI Marsala Sezione Vincenzo Alagna