Ancora rincari per i carburanti. Secondo le rilevazioni del Mite, nella media della scorsa settimana il prezzo della benzina verde in modalità self è salito a 1,819 euro al litro con un aumento di 2,26 centesimi rispetto alla settimana precedente. In salita anche il prezzo del diesel che, con un rialzo di 2,33 euro, ha superato 1,690 euro al litro.
Per la benzina si tratta del massimo da ottobre 2012 mentre per il gasolio il prezzo è il più alto da marzo 2013.
Dall’inizio dell’anno, in meno di un mese e mezzo, un litro di benzina è rincarato di circa 10 cent, pari a 4 euro e 99 cent a pieno, un rifornimento di gasolio costa 5 euro e 26 cent in più, pari, rispettivamente, a 120 e 126 euro su base annua. Sono i calcoli dell’Unione nazionale consumatori alla luce degli ultimi rincari dei carburanti. In un anno esatto, dalla rilevazione dell’8 febbraio 2021, quando la benzina era pari a 1,489 euro al litro e il gasolio a 1,361 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 16 euro e 52 cent in più per la benzina e 16 e 50 per il gasolio, con un’impennata, rispettivamente, del 22,2% e del 24,2%. “Un balzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 396 euro all’anno sia per la benzina che per il gasolio”, aggiunge l’associazione. “Il Governo si occupa solo, e in modo insufficiente, di luce e gas, ma non si rende conto che anche la benzina sta facendo esplodere l’inflazione, attraverso i rialzi di tutti i prezzi dei beni trasportati su gomma. Per questo Draghi nel prossimo Consiglio dei ministri dovrebbe diminuire le accise di almeno 20 centesimi, sterilizzando gli aumenti che stanno svuotando le tasche degli automobilisti”, conclude Dona.
Ancora rincari ai distributori di carburante: “in modalità servito la benzina ha già ampiamento superato la soglia dei 2 euro al litro”. Lo denuncia oggi il Codacons, che chiede al Governo di intervenire a tutela delle tasche delle famiglie. “Oggi la benzina costa il 22,3% in più rispetto ad un anno fa, mentre per il gasolio si spende il 24,3% in più – denuncia il presidente Carlo Rienzi – Per le tasche dei consumatori si tratta di un rincaro da +16,5 euro a pieno, che determina una stangata annua da quasi +400 euro a famiglia (precisamente +397 euro) solo per i maggiori costi di rifornimento”. “Rincari senza sosta quelli dei carburanti che stanno avendo effetti diretti sui prezzi al dettaglio, con incrementi dei listini in tutti i settori, e che rappresentano una emergenza contro la quale il Governo deve intervenire con urgenza, adottando misure concrete per salvaguardare i bilanci di famiglie e imprese”, conclude Rienzi.