La Sicilia è da sempre una delle regioni più virtuose del panorama italiano. Allegra, soleggiata e vivace, a livello culturale rappresenta un unicum assoluto, visto che si tratta del solo luogo nel quale durante un lungo periodo si è registrata una dominazione araba, la quale ha fornito alla cultura locale una varietà particolare a livello architettonico e di costumi. Dal punto di vista dello sport i siciliani si sono sempre distinti per un certo tipo di estro e, nonostante le società isolane come Palermo, Catania e Messina non abbiano mai vinto un titolo di primo livello, sono vari i calciatori nati in quest’isola che si sono fatti valere con la maglia della nazionale.
Schillaci agli esordi
Tra i tanti, il primo nome che viene alla mente è sicuramente quello di Salvatore Schillaci, per tutti Totò. Nato a Palermo nel 1964, da centravanti si è fatto notare con il Messina di Zdenek Zeman alla fine degli anni ’80 per poi fare il gran salto con la chiamata della Juventus. Oggi la Juve è in una forte posizione tanto è vero che è presentata come favorita nelle quote delle scommesse di PlanetWin365 nel prossimo scontro di Champions League contro il Villarreal, anche grazie alla presenza di giocatori come Paulo Bruno Dybala and Manuel Locatelli.
Le notti magiche di Schillaci in nazionale
Con le sue performance alla Juve, Schillaci si guadagnò la convocazione ai mondiali del 1990, organizzati in Italia. Partito inizialmente in panchina, Schillaci si fece però trovare pronto quando ce n’era bisogno e a suon di goal si prese la maglia da centravanti titolare trascinando l’Italia fino alle semifinali. Era il periodo delle famose notti magiche cantate da Edoardo Bennato e Gianna Nannini, le cui note spinsero i sogni di un intero Paese, che voleva vincere il suo quarto mondiale. L’avventura degli azzurri si fermò in semifinale contro un’Argentina che riuscì a spuntarla ai calci di rigore. Il tutto dopo che Claudio Caniggia aveva pareggiato in seguito al goal del vantaggio proprio di Schillaci, il quale sarebbe poi diventato capocannoniere della manifestazione con sei reti all’attivo. Passato poi dalla Juventus all’Inter, Totò avrebbe poi terminato la sua carriera in Giappone, nel Jubilo Iwata, ma l’aura delle glorie con la nazionale in quell’estate di Italia ’90 sarebbe rimasta splendente per sempre.
Balotelli, un altro talento in nazionale
Nato nel 1990 a Palermo, proprio come Schillaci, Mario Balotelli ha rappresentato la nuova Italia dopo la delusione dell’eliminazione degli azzurri alla prima fase del mondiale 2010. Centravanti forte fisicamente e dotato di grande tecnica, il palermitano di nascita aveva debuttato con l’Inter di Roberto Mancini, che aveva intravisto in lui grandi qualità e puntò subito su di lui. Membro della squadra nerazzurra che vinse il triplete con José Mourinho, Balotelli avrebbe giocato con la nazionale italiana l’Euro 2012, che finì seconda, e il mondiale 2014, vivendo un’altra delusione cocente per gli azzurri a livello planetario, con l’uscita di scena ai gironi di qualificazione. Autore di 14 reti in 36 presenze totali, Balotelli è al 22esimo posto di sempre nella classifica dei marcatori della nazionale italiana e, nonostante non sia stato convocato per quattro anni, ancora oggi il suo nome risuona come uno dei possibili attaccanti da convocare.
