Sono 7.418 i nuovi casi di Covid-19 registrati a fronte di 46.999 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 7.997. Il tasso di positività scende al 15,7% ieri era al 18,4%. L’isola è al nono posto per contagi, al primo posto c’è la Lombardia con 32.677 casi. I DATI DI IERI
Gli attuali positivi sono 202.439 con un aumento di 5.422 casi. I guariti sono 1.970 mentre le vittime sono 26 e portano il totale dei decessi a 8.113.
Sul fronte ospedaliero sono 1.587 ricoverati, con 14 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 170, lo stesso numero rispetto a ieri e degli ultimi quattro giorni.
Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo registra 1.971 casi, Catania 1.432, Messina 511, Siracusa 886, Trapani 629, Ragusa 725, Caltanissetta 628, Agrigento 458, Enna 178.
Il presidente della Regione Nello Musumeci lo aveva già preconizzato nel primo pomeriggio: “Ci stiamo avvicinando verso la zona arancione, perché nonostante tutti gli sforzi fatti i reparti di Terapia intensiva sono pieni di persone non vaccinate che ci spingono verso questo colore”. Una previsione che si è puntualmente avverata un’ora dopo, quando il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza con la quale la Sicilia da lunedì passa in “arancione” insieme ad altre tre regioni: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.
A spingere verso la nuova misura restrittiva, come sottolinea Musumeci, è la situazione nei reparti di terapia intensiva dove – secondo i dati diffusi ieri dall’Agenas – la Sicilia ha superato, sia pure di poco, il limite di guardia del 20%. Sopra la soglia di saturazione anche la percentuale di posti occupati da pazienti Covid in area non critica (36%). Ma se Musumeci parla di una decisione “prevista da una settimana” puntando il dito contro i no vax, “che occupano al 77% le terapie intensive”, il capo gruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo accusa il governo regionale di “disorganizzazione e mancata programmazione” ricordando gli “ospedali da campo allestiti in tutta fretta come se la quarta ondata non fosse più che prevedibile”.
I dati dei ricoveri, tuttavia, sembrano essersi ormai stabilizzati. L’impressione è che la Sicilia abbia ormai raggiunto il picco di contagi, come confermato ieri anche dal commissario per l’emergenza Covid a Palermo Renato Costa, e che nei prossimi giorni la curva dovrebbe cominciare lentamente a scendere. Una chiave di lettura confermata anche dall’ultimo bollettino quotidiano che segnala 7.418 nuovi casi di Covid rispetto ai quasi 8 mila di ieri, con il tasso di positività che scende dal 18,4% al 15,7 % mentre i pazienti in terapia intensiva sono 170, gli stessi di ieri.
Buone notizie, infine, sul fronte della campagna vaccinale. Solo in provincia di Palermo, secondo quanto emerge dai dati dell’Asp, sono state somministrate in poco più di un anno 2.400.980 dosi di vaccini su un target di popolazione pari a 1.162.281. La percentuale di cittadini coperta con una dose è dell’86,8%, mentre il ciclo completo ha raggiunto l’84,02%, soltanto il 41% del target popolazione ha avuto invece fino ad ora il cosiddetto ‘booster’.
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