“I numeri parlano chiaro: la situazione pandemica in Sicilia, così come in tante altre regioni italiane, è ormai fuori controllo e non siamo nemmeno vicini al picco che si aspetta per metà mese. Il sistema sanitario è al collasso, numerosi comuni sono in rosso o in arancione e il numero dei lavoratori positivi o posti in quarantena è elevatissimo in tutti i settori, compresi quelli nevralgici o collegati alla scuola.
Ci appelliamo al Governo Musumeci e ai sindaci di tutta l’Isola: è necessario ripristinare, almeno per gennaio e dove possibile, lo smart working nel pubblico e nel privato e prevedere su esplicita richiesta e in modo volontario la dad nel mondo della scuola, anche tenendo conto delle esigenze dei genitori che lavorano e non hanno più i congedi previsti nella prima ondata.
Il rischio è che da lunedì la scuola e in generale tutti i servizi partano azzoppati o si trasformino in pericolosi focolai, siamo pronti a chiamare a risponderne nelle sedi opportune chi si mostrerà sordo a questo appello”.
Lo dicono Giuseppe Badagliacca, Gianluca Colombino e Nicola Scaglione della Cisal.
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