Vandalizzato il Monumento ai Mille di Marsala: uno spettacolo desolante

Marsala – Il raid vandalico è avvenuto poco dopo l’apertura del cantiere al Lungomare. Ignoti hanno forzato una delle porte d’accesso al Monumento ai Mille e in particolare quella dell’ingresso a sinistra (quella adiacente ai bagni) e si sono introdotti all’interno dove hanno palesemente fatto bisboccia. Sedie a soqquadro, carte a terra, nastro, plastica ovunque.

Uno spettacolo desolante. Non contenti i responsabili hanno anche divelto le plafoniere della scala che conduce al terrazzo della struttura, staccandole una ad una. Oltre all’atto vandalico in sé, già assolutamente deprecabile, si aggiunge la sparizione di alcune documentazioni del Centro studi garibaldini.

“Si tratta di materiale cartaceo – spiega il vice presidente Elio Piazza – : ritagli di stampa sull’attività di accoglienza, informazione e documentazione svolta fin dalla inaugurazione del Monumento; il Supplemento al N° 266 della Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia – 12 novembre 1878, ormai deteriorata dalla intensa consultazione; altra copia della Gazzetta Ufficiale precedente; l’Elenco dei Mille per provincia di provenienza, da me compilato desumendone i dati dalla pubblicazione del Bevilacqua del 1982. alcune foto ed articoli che testimoniavano il lavoro svolto ed i giudizi espressi da visitatori e cultori delle patrie memorie”.

“Tale materiale appartiene al Centro Internazionale di Studi Risorgimentali Garibaldini – continua Piazza – , raccolto e conservato come prezioso strumento di lavoro del personale incaricato di accogliere ed assistere i visitatori nell’individuare il garibaldino di loro interesse, eseguirne le foto sulle lastre traforate, leggerne la biografia sul sito www.centrogaribaldino.it e lasciare Marsala, Città dei Mille come la consorella Bergamo, con un pieno carico di conoscenze ed emozioni edificanti. Tutto ciò redatto, conservato ed utilizzato a titolo esclusivamente volontario e gratuito. Ci sono Beni culturali di fondamentale importanza che appartengono all’umanità e costituiscono tesori immateriali che necessitano di adeguata tutela e valorizzazione da parte delle istituzioni locali e nazionali”.

Al momento non si sa se il materiale in questione è stato smarrito in seguito alla scorribanda dei vandali o se è stato sottratto “in questo caso – aggiunge Elio Piazza – dovrò sporgere denuncia contro ignoti”.