Lost in Education, l’Itet Garibaldi di Marsala ha partecipato a Roma al Forum “Essere comunità educante, insieme: la parola alle ragazze e ai ragazzi”. Il Forum si è svolto il 1° e il 2 dicembre presso il Centro Congressi Cavour di Roma e in diretta streaming con tutte le classi d’Italia partecipanti al progetto.
Al Forum erano presenti 36 portavoce dei 4500 ragazzi e ragazze delle scuole partner, di età compresa tra gli 11 e i 18 anni.
Si è articolato in due momenti, il primo, a porte chiuse il 1° dicembre, con gruppi di lavoro con ragazzi e ragazze che si sono confrontati su tre tematiche prioritarie: Partecipazione, Re-immaginare l’educazione e Comunità educanti; il secondo, il 2 dicembre, con una sessione aperta al pubblico, in presenza e in streaming, dedicata alla restituzione dei risultati alla presenza di rappresentanti istituzionali.
“LOST IN EDUCATION” è un progetto che l’UNICEF porta avanti in Italia dal 2018 e ha coinvolto circa 4.500 ragazzi e ragazze, 900 famiglie, 600 docenti e 255 attori sociali per il contrasto alla povertà educativa minorile
Il progetto, selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che vede l’UNICEF Italia come capofila in collaborazione con Arciragazzi (Nazionale, Sicilia, Liguria, Lazio, Lombardia) e con ARCI Liguria, è realizzato in 19 scuole secondarie di primo e secondo grado (13 Istituti Comprensivi e 6 Scuole Superiori) di 7 regioni in Italia (Lazio, Lombardia, Sicilia, Puglia, Liguria, Sardegna, Friuli Venezia Giulia) e ha l’obiettivo di rendere questi ragazzi e ragazze, insieme con i loro genitori e insegnanti, consapevoli del cambiamento che possono operare nella società diventando essi stessi “pontieri” tra scuole e altri attori della comunità educante.
Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org.
Il Forum del 1° e 2 dicembre 2021 ha scelto la metodologia dell’hackathon e ha coinvolto i ragazzi e le ragazze della comunità di pratiche di Lost in education che si sono confrontati sui processi di partecipazione e nella definizione e attivazione dei Patti educativi di comunità.
Per L’ITET Garibaldi hanno partecipato le studentesse Michelle Colicchia e Alessia D’Amico, accompagnate dalla prof.ssa Nicoletta Reina, referente del progetto, e dalla formatrice Elena Mistretta.
Alla sessione aperta al pubblico del 2 dicembre sono intervenuti: Paolo Rozera, Direttore Generale Comitato Italiano per l’UNICEF; Camillo Cantelli, Presidente Nazionale Arciragazzi; Giovanna Marano, Assessora alla Scuola del Comune di Palermo in rappresentanza di ANCI; Ezia Palmeri, Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione; Maria Luisa Scardina, Ufficio dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
L’Evento in streaming è stato seguito sui canali UNICEF Italia e Arciragazzi Nazionale (in diretta streaming su unicef.it/lostineducation e facebook.com/arciragazzi/).
Durante il Forum i ragazzi hanno manifestato i loro desideri e formulato le loro richieste. Hanno espresso il bisogno di sentirsi protagonisti responsabili della comunità educante, di avere l’opportunità di progettare e re-immaginare “la scuola che vorrebbero” per partecipare alla costruzione del futuro.
Attraverso il Progetto “Lost in Education”, l’UNICEF Italia intende fornire agli attori e agli enti delle comunità strumenti utili per prendersi cura dei propri giovani a partire dall’ascolto e dalla partecipazione delle loro esigenze:
• migliorando il benessere dei ragazzi e la loro capacità personale di percepirsi come attori trasformativi della propria comunità scolastica e di vita (soft skills di cittadinanza attiva);
• rafforzando la centralità della scuola come luogo educativo e aumentare il supporto della comunità educante;
• sviluppando una comunità educante in cui gli attori sociali siano capaci di riconoscere le proprie competenze educative e prendersi carico del processo educativo.
Gli obiettivi del progetto sono:
• far sì che le ragazze e i ragazzi si percepiscano come attori trasformativi della propria comunità;
• rafforzare la centralità della scuola come luogo educativo e aumentare il supporto della comunità intorno ad essa;
• attivare un modello di comunità educante basato su un patto collettivo che valorizza le risorse della comunità e le orienta verso una educazione di qualità;
Grande soddisfazione per l’evento hanno manifestato gli studenti e le studentesse per l’opportunità di confronto e di partecipazione offerta dal Forum, in un momento di “quasi normalità” dopo l’esperienza della pandemia che li ha visti privati proprio della relazionalità e della socializzazione.
Il Dirigente scolastico, Loana Giacalone, ha affermato che adesso il progetto proseguirà con la realizzazione di quanto richiesto dai ragazzi per realizzare una scuola aperta al territorio.
Gli studenti, seguiti dalla Life Coach, Gisella Collura, hanno elaborato una sorta di manifesto con le proposte da loro elaborate perché dalle parole si passi alle azioni concrete.
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