Da Avola al Rifugio Sapienza sull’Etna e da Catania a Messina, passando per i Peloritani. Le due tappe in Sicilia, dopo l’avvio in Ungheria, saranno le prime del Giro d’Italia 2022 in territorio italiano. La carovana rosa, con tutti i campioni del ciclismo, sarĂ nell’Isola il 10 e l’11 maggio per poi varcare lo Stretto e risalire tutta la Penisola.
«Un motivo di orgoglio – commenta l’assessore allo Sport Manlio Messina – e una vetrina privilegiata che ci consente di mettere in mostra le bellezze e le peculiaritĂ del nostro territorio».
Ecco un importante articolo di Sette, il settimanale del Corriere della Sera, dedicate alle due tappe siciliane della prossima corsa “rosa”, tra sport, turismo, sapori e natura:Â
Ogni anno seguire il Giro d’Italia è un po’ come concedersi una lunga vacanza su e giĂ¹ per la nostra penisola – isole comprese – alla scoperta di borghi e bellezze naturali, monumenti e cittĂ d’arte. E in attesa del nastro di partenza della 105° edizione, sul sito ufficiale della Corsa Rosa è giĂ partito il conto alla rovescia, con un cronometro che scandisce i giorni e perfino i secondi. Non appena presentato il programma, gli appassionati hanno iniziato a fare i conti con numeri e statistiche, per provare a indovinare chi potrĂ rientrare nella schiera dei favoriti: un totale di oltre 3.400 chilometri e piĂ¹ di 50.000 metri di dislivello disseminati lungo le 21 tappe previste, tra cui 6 per velocisti, 2 cronometro individuali, 5 passaggi sopra i duemila metri, 7 tappe di media montagna e 5 di alta montagna con arrivo in salita.
Ma un’arida successione di cifre poco riesce a svelare del fascino di imprese epiche legate a nomi e località che hanno fatto la storia del ciclismo; anche questa edizione prevede infatti frazioni spettacolari con arrivi al Blockhaus sulla Maiella, all’Aprica (con scollinamento dal Mortirolo) e al Passo Fedaia sulla Marmolada, con tragitti che attraversano l’intero Paese, da Palmi a Potenza, da Napoli a Isernia, da Parma a Sanremo, da Cogne a Treviso.
Si parte il 6 maggio con tre tappe in trasferta in terra d’Ungheria e si chiude il 29 maggio con il gran finale della cronometro sulle colline veronesi. Dopo gli appuntamenti tra Budapest e dintorni, la carovana rosa approda in Sicilia, con due tappe di grande fascino: da Avola al Rifugio Sapienza sul Monte Etna e da Catania a Messina, passando dai verdi fondali del Mar Mediterraneo ai cieli blu e alle sabbie nere del vulcano attivo piĂ¹ alto d’Europa. «Che le prime due tappe del Giro sul suolo italiano si svolgano nella nostra isola è per noi un motivo di particolare orgoglio», racconta Manlio Messina, Assessore del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, «ma rappresenta anche una grande occasione: una vetrina privilegiata che ci consente di mettere in mostra le bellezze e le peculiaritĂ del nostro territorio, a 360 gradi. A ogni chilometro la Sicilia offre sfumature, colori, profumi e sapori diversi: si puĂ² passare in pochi minuti dal livello del mare ai 3.000 metri della montagna attraverso percorsi eterogenei che rappresentano la misura della varietĂ e della diversitĂ dei nostri panorami».
Il perfetto playground di allenamento per ciclisti velocisti e scalatori, ma anche per chi pratica mountain bike, rafting o triathlon, per chi ama nuotare e perfino sciare; in questa prospettiva, la Regione sta creando uno stretto binomio tra l’aspetto turistico e quello sportivo, lungo un’unica unica direttrice che sia in grado di valorizzare questo patrimonio unico.
«Per il 2022 stiamo finalizzando un progetto che prevede l’ospitalità per ritiri o lunghi periodi di allenamento di grandi squadre o atleti di valore», prosegue l’assessore Messina, «in cui la Regione si fa carico di sostenere le spese di viaggio, vitto, alloggio e trasferta in cambio di un supporto alla promozione del nostro territorio. Sempre l’anno prossimo, al Foro Italico di Palermo organizzeremo la prima edizione del Festival Internazionale del turismo sportivo, con un ricco programma di eventi, convegni e gare ospitate in strutture sportive create ad hoc all’interno della manifestazione».
E dell’importanza strategica del legame tra sport e turismo parla anche Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana: «Lo sport di qualità rappresenta un prezioso strumento di promozione del territorio che lo ospita; partendo da questo presupposto in Sicilia abbiamo il dovere di capitalizzare un bene naturale e il clima mite, che ci consente per almeno dieci mesi all’anno di ospitare eventi impossibili in altra parte del continente europeo».
Nella politica di valorizzazione delle strutture sportive rientrano la creazione del centro equestre di Ambelia a Catania, ma anche la riqualificazione dell’impianto ippico della Favorita di Palermo e della stazione sciistica e di villeggiatura di Piano Battaglia, nel Parco delle Madonie. «Abbiamo un altro obiettivo molto ambizioso», riprende il Presidente Musumeci: «creare una palestra di riabilitazione per sportivi in collaborazione con l’UniversitĂ di Pittsburgh – UPMC, specializzata proprio in questa branca della sanitĂ : un forte motivo di richiamo per calciatori e atleti in generale, con professionisti di eccellenza messi a disposizione dall’ateneo americano. Rimane comunque la necessitĂ di creare eventi importanti tali da alimentare quel segmento del turismo sportivo che ha fatto la fortuna di altre grandi cittĂ ; una sfida decisiva per una regione che ha guardato al turismo sportivo con svogliatezza e disincanto, e che vuole riappropriarsi di una opportunitĂ che è a portata di mano. PerchĂ© qui in Sicilia, su questo fronte, non dobbiamo inventare nulla nĂ© aspettare miracoli, ma solo sfruttare ciĂ² che giĂ esiste».