La Sicilia dovrà ancora attendere prima del passaggio in zona bianca. Stando ai dati della bozza di monitoraggio Iss-Ministero della Salute, l’Isola, insieme alla Provincia autonoma di Bolzano e Calabria sono le Regioni/PA che registrano questa settimana il valore più alto dell’incidenza di casi di Covid-19, uno degli indicatori decisionali chiave per il passaggio tra le varie zone. Al momento, solo la Sicilia si trova in zona gialla, il resto d’Italia è in bianca. Le tre regioni/PA registrano rispettivamente, un’incidenza pari a 79,5 per 100mila abitanti (Sicilia), 70,6 (PA Bolzano) e 63,6 (Calabria). La percentuale più alta di occupazione di posti letto in area medica si ha invece in Calabria (18,5%), Sicilia (17,3%), Basilicata (15,4%). Per le terapie intensive, la maggiore occupazione è nella PA Bolzano (11,3%), Sicilia (10,7%) e Marche (9,6%).
La Sicilia, dunque, ha, anche se di poco, valori da zona gialla che sono oltre il 10% dei posti occupati in rianimazione (attualmente nell’Isola è occupato il 10,7%) e il 15% negli altri reparti (17,3%). Ecco che il ministro Roberto Speranza, che lo scorso 10 settembre aveva firmato un’ordinanza che prorogava di due settimane la zona gialla nell’Isola, potrebbe protrarla nuovamente. Stando ai parametri ministeriali, per i quali occorre stare sotto la soglia per 15 giorni consecutivi, prima del passaggio in fascia bianca, occorre che la Sicilia rimanga ancora nella fascia con più restrizioni almeno fino all’11 ottobre. Qualora si decida per qualche “sconto” come avvenuto in passato, ecco che si può sperare di passare in zona bianca già il prossimo 4 ottobre.
Nell’ultima settimana di monitoraggio “il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 5,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 554 (14/09/2021) a 516 (21/09/2021)”. Anche “il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale – secondo il report settimanale – diminuisce leggermente al 6,8%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve diminuzione da 4.165 (14/09/2021) a 3.937 (21/09/2021)”.
Ancora in calo, poi, l’indice Rt in Italia, che nell’ultima settimana di monitoraggio scende a 0,82 contro lo 0,85 dei sette giorni precedenti. In netta discesa l’incidenza, che torna sotto la soglia di rischio dei 50 casi per centomila abitanti a 45 casi per centomila (la scorsa settimana era a 54, quella precedente a 64).
“Nel periodo 1 – 14 settembre 2021 – si legge nella bozza del report settimanale di monitoraggio – l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,82 (range 0,81 – 0,82), al di sotto della soglia epidemica ed in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Resta stabile l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,86 (0,82-0,90) al 14/9/2021 vs Rt=0,86 (0,82-0,90) al 7/9/2021)”.