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martedì, 16 Luglio 2024

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La Sdraio della Giusi: “Pandemie e dintorni”

riceviamo e pubblichiamo

Cari complottisti e negazionisti, vi scrivo così mi distraggo un po’ e siccome siete lontani anni luce dal mio modo di vedere la vita, vi scriverò con più forza e convinzione. L’anno vecchio è passato da poco ma non sono passati gli effetti negativi tangibili della pandemia né quelli più o meno velati nell’animo degli esseri umani. Nel mio caso, la conseguenza immediata è stata di chiudere la sdraio per qualche mese e di riporla in cantina. Oggi provo a riaprirla lentamente per sollevarmi dalla malinconia del primo lockdown che è stata in minima parte attenuata dalla speranza estiva, per poi ritornare prepotente in autunno e consolidarsi in queste settimane invernali e in particolar modo in quelle natalizie.

Nei mesi trascorsi, voi complottisti e negazionisti, vi siete impegnati notevolmente nel diffondere le notizie più disparate e false sul Covid-19. Sono arrivata al punto di credere che, oltre alla guerra al virus, dobbiamo combatterne una molto più dura contro la stupidità e l’ignoranza di tutti voi che ritenete di poter fornire soluzioni ai problemi che attanagliano l’umanità solo perché vi informate sul web, vi tenete aggiornati su “Striscia la notizia”, ritenete che Barbara D’Urso sia una giornalista. D’altra parte, cosa aspettarsi da voi se non costruzioni fantastiche ottime per trame di film horror e thriller?

Qualche esempio delle vostre costruzioni fantastiche? A detta vostra, illustri ma mancati dottori, virologi, immunologi, il coranavirus è stato fabbricato in maniera artificiale nei laboratori cinesi. Avete dalla vostra parte personaggi di indubbio peso politico ma discutibile formazione scientifica come l’ex presidente degli USA, Donald Trump, che ha definito il virus “cinese”. L’origine della pandemia è sicura ma passare dall’affermazione “il virus ha preso origine in Cina” alla conclusione “i Cinesi hanno costruito e diffuso il virus in tutto il mondo” è azzardato. Comunque, anche noi Italiani nel nostro piccolo abbiamo esponenti politici su cui poter contare anche semplicemente per arricchire di chiacchiere inutili un argomento così delicato come una pandemia. Come dimenticare l’affermazione di un illustre rappresentante della Lega? “Si sa che i Cinesi non tengono all’igiene come noi e che mangiano topi vivi”. Cari complottisti e negazionisti italiani, potete andare fieri dei vostri rappresentanti presenti anche nelle istituzioni!

Partiamo da un dato di fatto: la pandemia del 2020 non è la prima ma solamente l’ultima di una lunga serie. L’influenza spagnola del 1918, che non risparmiò praticamente alcuna parte del mondo, ha tanti punti di contatto con quella che stiamo vivendo. Nonostante il nome, il virus ha preso origine negli Usa, nel Kansas, dove si è avuto il contagio di migliaia di soldati pronti a partire per partecipare alla Prima guerra mondiale nel marzo del 1918. Nel mese di aprile le truppe statunitensi arrivarono in Europa, portando con sé il virus. La domanda sorge spontanea: visto che il virus è nato negli Stati Uniti perché non possiamo chiamare la pandemia con la giusta provenienza “statunitense”? La denominazione di “spagnola” nasce dal fatto che furono i giornali spagnoli a dare molto risalto alla pandemia mentre tutto il resto del mondo, impegnato nel primo conflitto mondiale, ha preferito tacere ed evitare di diffondere notizie che potevano creare paura e angoscia fra popolazione e combattenti.

I giornali e i governi degli stati europei ed americani non hanno dato risalto alla pandemia della Spagnola del 1918 esattamente come nel 2020 il governo cinese ha voluto tacere inizialmente la nascita di questo nuovo virus sul suo territorio impedendo, tra l’altro, che i governi degli altri stati intervenissero per prevenire la diffusione del virus. Come vedete, gli eventi storici tendono a ripetersi e si continuano a fare sempre gli stessi sbagli: “i cattivoni” nella storia non sono sempre gli stessi e purtroppo non mancano mai.

Eppure, sarebbe stato opportuno informare tutti sulla pericolosità della Spagnola che ha registrato numeri impressionanti di contagiati e di decessi. In Italia, secondo l’Istituto centrale di statistica, morirono circa 300mila persone; in Gran Bretagna 228mila persone; negli Stati Uniti circa mezzo milione; in Giappone 400mila. I ricercatori stimano che, nella sola India, le morti abbiano raggiunto una cifra tra i 12 e i 17 milioni.

I sintomi della Spagnola erano febbre e difficoltà a respirare come quelli del Covid-19. Una differenza fondamentale: l’influenza uccideva le sue vittime con una rapidità incredibile. Negli Stati Uniti abbondavano le storie su persone che si svegliavano malate e morivano lungo il tragitto per andare al lavoro. A causa della carenza di ossigeno, i loro volti assumevano un colorito bluastro. L’emorragia riempiva i polmoni di sangue, provocando vomito e sanguinamento dal naso e facendo alla fine soffocare le persone nei propri fluidi. Non abbiamo sentito storie di questo tipo in relazione alla pandemia attuale: alcuni pazienti che si ammalano di Covid-19 finiscono nelle terapie intensive per essere intubati; diversi non riescono a sopravvivere, muoiono in ospedale, sicuramente dopo indicibili sofferenze e senza la vicinanza delle persone care.

Altra costruzione di complottisti e negazionisti di tutto il mondo è quella che vuole il virus diffuso grazie ad aerei che spargono la pandemia fra i vari continenti. Nel 1918 gli aerei erano utilizzati ma a nessuno è venuto in mente di fornire una simile soluzione anche perché era evidente che la nuova forma influenzale si diffondeva a livello globale grazie al massiccio e rapido movimento di truppe nel mondo.

Passiamo al Covid-19, è indubbio che la causa principale della sua diffusione agli inizi del terzo millennio sia stata la globalizzazione: il movimento continuo di merci e di persone su tutto il pianeta. Questa soluzione logica, razionale, frutto di un ragionamento fondato su fatti vi indispone? È una spiegazione troppo semplice per voi, cari complottisti e negazionisti?

Anche per la Spagnola si parla di diverse ondate: dopo una prima nella primavera del 1918, fu negli affollati accampamenti militari che la seconda ondata nell’autunno attecchì in maniera massiccia. Le trincee e gli accampamenti sovraffollati della Prima guerra mondiale diventarono terreno fertile per la malattia. Quando le truppe si spostavano, il contagio viaggiava insieme a loro. Il gennaio 1919 vide l’inizio della terza e ultima fase. Ormai la malattia era decisamente meno violenta. Si ebbero casi di decessi per influenza (forse una forma diversa) fino al 1920, ma nell’estate del 1919 la naturale mutazione genetica del virus e le politiche sanitarie misero fine all’epidemia. In Italia la fase più aggressiva si verificò tra luglio e ottobre di quell’anno, quando si ammalarono anche tremila persone al giorno. Quando la crisi raggiunse il culmine, i servizi sanitari cominciarono a non farcela più. Impresari funebri e becchini erano in difficoltà e fare funerali individuali divenne impossibile. Molti dei morti finirono in fosse comuni. Si possono individuare delle affinità con la pandemia attuale? Certamente. Come non ricordare i camion dell’esercito italiano trasportare le bare delle vittime dalle zone più colpite in altri cimiteri, i dottori e gli infermieri esausti per i turni estenuanti di lavoro o le fosse comune che si sono avute in vari paesi?

Una delle polemiche più diffuse fra voi complottisti e negazionisti è che la mascherina non serve perché è una sorta di bavaglio alla libertà individuale. Qui, se permettete, divento un po’ più acida nei vostri confronti perché quando si parla di libertà bisogna sapere l’esatto significato di ciò di cui amate riempirvi la bocca. La libertà non consiste nel fare tutto ciò che si vuole, quella è l’anarchia. “La mia libertà finisce dove comincia la vostra” diceva Marin Luther King perché non è possibile considerare tale diritto se non in relazione ai diritti di tutti gli altri. Il mio diritto alla salute e di vivere serenamente si scontra con la vostra stupida battaglia ideologica a non volere una mascherina perché vista come un bavaglio. E in questo caso vinco io e tutti coloro che vogliono vivere serenamente e in salute quindi “toglietevi mascherina dal braccio, coprite bocca e naso e provate a pensare”.

Dopo tanti mesi di notizie negative, di contagi, terapie intensive, di lockdown finalmente è arrivata una buona notizia: il vaccino. Neanche in questo caso, complottisti e negazionisti, vi siete risparmiati i commenti e le dichiarazioni sprezzanti a cui io mi sento di rispondere con riflessioni di buon senso:

“Chissà cosa contiene?”. Ma cosa deve contenere?! Principi chimici come tutto ciò che abitualmente vi prendete quando avete un malessere.

“Non è abbastanza sperimentato”. Avete avuto il tempo di leggere le migliaia di pagine sulla sperimentazione scritte da esperti dal settore per sentirvi in grado di fare affermazioni di questo tipo?

“È pericoloso”. Il grado di pericolosità di qualsiasi medicina è riportato su tutti i bugiardini: basterebbe leggerli per far passare la voglia di prendere anche una semplice aspirina.

“Non mi fido della lobby delle case farmaceutiche”. Se non vi fidate di loro dovete essere coerenti fino in fondo ed evitare tutto il resto che producono ma che voi ingoiate al primo mal di testa, mal di pancia, mal di denti.

“Io non farò il vaccino perché vogliono modificare il mio DNA”. Unica affermazione che potrebbe avere una fondamento: se il vaccino avesse la capacità di trasformare il vostro DNA inserendo un briciolo di senso critico e di raziocinio rendendovi persone più riflessive, avrebbe un senso solo per questo.

Cari complottisti e negazionisti, so benissimo che nessun dato storico che ho riportato e nessuna riflessione razionale potrà mai scalfire le vostre certezze fondate sulla paura, sull’ignoranza, sulla fragilità emotiva e che certa politica si diverte ad alimentare strumentalizzando le vostri deboli menti. Sono consapevole che non siete in grado di elaborare informazioni complesse perché privi di conoscenze scientifiche e che preferite soffermarvi sulle spiegazioni più semplicistiche possibili, quelle che siete in grado di comprendere navigando su internet.

Nell’era dei social avete vita facile solo perché vi nascondete dietro uno schermo, usate il controllo ortografico e soprattutto trovate tanti adepti perché chi vi legge è ignorante e raggiunge i vostri stessi livelli di stupidità. Non amate leggere libri perché è troppo faticoso né ritenete sufficiente dare ascolto a chi li ha letti e ha preso una laurea. Così facendo non riuscite a comprendere la complessità del presente, non riflettete né cercate spiegazioni logiche e razionali.

Nonostante questa mia consapevolezza io continuo a chiedermi: perché non accettate l’ineluttabilità della malattia che si può presentare anche sotto forma tragica di una pandemia? Perché preferite parlare di intrighi internazionali, dare colpe ai potenti del mondo occulti o meno? Perché negate l’evidenza delle morti e della sofferenza, amplificando le notizie false?

L’unica spiegazione che riesco a darmi del prevalere di tanta superficialità nel fornire soluzioni “fantasiose” a problemi complessi da parte di tutti voi sta nella difficoltà dell’umanità ad accettare la propria fragilità e nella convinzione che si possano risolvere tutti i misteri della vita. Impresa praticamente impossibile e che tiene impegnati da millenni teologi, filosofi, scienziati e medici. Se questi ultimi non riescono a fornire tutte le risposte possibili ai problemi della vita perché dovreste riuscirci voi complottisti e negazionisti del globo?

GIUSI PALADINO

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