RINNOVO CCNL TLC 12/11/20*
Si è conclusa nelle prime ore del mattino la trattativa per il *RINNOVO del CCNL delle TELECOMUNICAZIONI*, con la stretta finale relativa al trattamento economico.
La trattativa nei mesi scorsi aveva focalizzato tutti i punti politici e normativi rivendicati nella Piattaforme Sindacale, trovando un equilibrio nel nuovo assetto contrattuale e negli articoli stessi del contratto.
*La sintesi raggiunta fonda le sue basi sulla tenuta complessiva della Filiera*, e si articola sull’aggiornamento al contesto normativo attuale, il rafforzamento delle relazioni industriali con l’introduzione della “clausola di esigibilità”, la disciplina delle nuove competenze e della classificazione del personale, il recepimento del protocollo sul Lavoro Agile, e l’investimento di prospettiva relativo alla costituzione del *Fondo di Solidarietà di Settore* che dovrà trovare la collocazione nei dispositivi di Legge.
Inoltre, introduce un capitolo dedicato ai *Call Center*, che recepisce l’Accordo quadro per il CRM/BPO del 21/2/19, includendo le Tabelle ministeriali sul costo del lavoro, le Clausole Sociali nel cambio d’Appalto, il contrasto alla concorrenza sleale e al dumping salariale.
La nuova disciplina contrattuale prevede, tra gli altri punti, un’attenzione particolare verso alcune *tutele sociali*, rivedendo, ad esempio, i termini del comporto del periodo di malattia lunga, prevedendo dispositivi dedicati ai genitori di bimbi affetti da DSA, alle unioni civili, alle vittime di violenza di genere, e l’inserimento dell’istituto delle “ferie solidali”.
UNIONE ITALIANA LAVORATORI E LAVORATRICI DELLA COMUNICAZIONI
Per quanto riguarda il *TRATTANENTO ECONOMICO COMPLESSIVO*, questo si compone di una parte di un *importo di 100,00 €* che andrà direttamente sul montante del cedolino, e di *quote a carico azienda* a vantaggio di alcuni istituti a favore dei lavoratori, ovvero la quota a carico azienda del Fondo Telemaco, del Fondo di Settore e il recupero degli istituti diretti e indiretti relativi ai 10,00 € inseriti come Elemento Retributivo Separato dell’Accordo ponte di novembre 2017, quote che complessivamente raggiungono un costo di 13,00 €.
Nello specifico,
– l’aumento economico complessivo di *100, 00 €* e parametrato al 5° livello FT e verrà introdotto in 4 tranche successive:
30€ ad aprile 2021
20€ a dicembre 2021
30€ ad aprile 2022
20€ ad ottobre 2022
Il valore complessivo di 100,00 €, e di conseguenza gli importi delle tranche, saranno riparametrati in funzione del livello inquadramentale e del profilo orario.
– Il contributo a carico azienda su *TELEMACO*, per il lavoratori iscritti al Fondo Complementare, passerà dall’attuale 1,2% all’1,3% ad aprile 2021 e all’1,4% a dicembre 2022.
– SUL *FONDO DI SOLIDARIETA’ DI SETTORE*: l’Azienda verserà lo 0,30% a fronte del contributo dello 0.15% a carico del Lavoratore.
L’ *UNA TANTUM* per la vacatio contrattuale avrà l’importo di 450 € su base Full Time e verrà riparametrato esclusivamente rispetto al profilo orario (non sul livello). Sarà erogato il mese successivo allo scioglimento della riserva, a valle del passaggio con i Lavoratori.
UNIONE ITALIANA LAVORATORI E LAVORATRICI DELLA COMUNICAZIONI
Nelle aziende che chiudono il Fiscal Year a marzo, sarà erogato ad aprile 21.
Nei Call Center Outsourcing l’una tantum sarà pagata in 2 tranche: al 50% il mese successivo allo scioglimento della riserva e 50% a febbraio 22.
Sciolto la notte scorsa un altro importante nodo relativo al pagamento del *Supplementare nel CRM*: Le ore di supplementare saranno retribuite con la maggiorazione del15%, sino al raggiungimento del 25 % delle ore settimanali, e con la maggiorazione del 18%, per rimanente orario fino al raggiungimento delle 40 ore settimanali.
*Il Contratto entrerà in vigore dopo la consultazione con i Lavoratori e lo scioglimento della riserva sul Testo prodotto e scadra’ il 31/12/22*.
Una tappa importante raggiunta in un contesto socio economico del Paese dove i 130.000 addetti delle telecomunicazioni stanno assolvendo al compito di garantire un servizio pubblico essenziale come quello della trasmissione di dati e servizi per milioni di Italiani oltre il “ristoro economico” che a regime nel biennio produrrà un incremento di 1.850 euro, tra poste dirette e differite, il “valore” della contrattazione sta nelle prospettive della costituzione del Fondo Sociale di Settore e del protocollo dedicato alla regolamentazione del martoriato mondo dei Call Center , due pilastri su cui poggiare il processo di digitalizzazione e di nuova infrastrutturazione di Rete che il comparto sarà chiamato ad affrontare nel breve periodo, con la certezza di poter contare sulle risorse economiche necessarie per garantire strumenti di politica attiva che interesseranno migliaia di lavoratori da riconvertire con la next generation. Esprimo un giudizio positivo, ora la parola passa ai lavoratori.
Francesco SILVANO