Riceviamo e pubblichiamo
4 novembre 2020 – Rammarico per le azioni contestate alla società Arcipelago Spa – da due anni fuori dal sistema Conad – e fiducia nel lavoro della magistratura e degli inquirenti. È questo, in sintesi, il commento dei vertici di PAC 2000 A, la cooperativa che gestisce il marchio Conad in Sicilia, in seguito ai provvedimenti emessi dal Gip del Tribunale di Trapani contro amministratori e dirigenti della società Arcipelago accusati, assieme a due sindacalisti, di avere costretto i dipendenti di un supermercato a incassare stipendi più bassi rispetto a quelli dichiarati in busta paga. “Qualora fossero confermate le ipotesi della Procura di Trapani – aggiungono i vertici di PAC 2000 A – i dirigenti di Arcipelago SpA avrebbero anche disatteso tutti i principi adottati con l’adesione al ‘Codice Etico Conad’, che ogni socio imprenditore è tenuto a rispettare, pena l’esclusione dalle cooperative e la revoca dell’insegna. Oltre al danno alla reputazione dell’insegna nel suo complesso, questa infedeltà colpisce anche la reputazione della nuova Socia che ha rilevato il punto vendita di Trapani precedentemente gestito dalla Arcipelago SpA e che opera nel pieno rispetto dei contratti di lavoro e dei diritti dei lavoratori”.
I dirigenti delle cooperative non hanno modo di intervenire sui rapporti di lavoro tra i dipendenti e le singole società dei soci imprenditori ma, proprio per questo, i soci imprenditori sono tenuti – per entrare nell’organizzazione e poter operare con l’insegna Conad – ad aderire e a rispettare il “Codice Etico Conad”. Tutti i soci imprenditori delle cinque cooperative che compongono il sistema Conad sono scrupolosi nell’applicazione di contratti di lavoro che tutelino gli interessi e la dignità dei lavoratori. “Nessuna eccezione a questo principio – dicono ancora da PAC 2000 A – è mai stata tollerata e ci sono stati casi di espulsione dal sistema per mancanze verso il codice etico di rilevanza molto inferiore a quella dei fatti contestati alla società Arcipelago SpA. Il fatto che questa società abbia deciso due anni fa di lasciare l’insegna per passare ad altra insegna concorrente non diminuisce il rammarico né la preoccupazione che i reati contestati possano essere ripetuti”.
“PAC 2000 A – conclude la nota – esprime gratitudine alla magistratura e agli inquirenti, forti del fatto che il rispetto dei diritti dei lavoratori è uno dei temi portanti delle azioni di comunicazione e di responsabilità sociale dell’insegna”.
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