Marsala – A seguito di una serie di atti di violenza verificatisi l’estate appena trascorsa, il Commissariato di P.S. di Marsala, a cui va il nostro plauso, ha condotto un’articolata attività di indagine che è culminata con l’arresto di tre giovani marsalesi, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di violenza privata, minaccia, lesioni personali, aggravati dall’aver commesso il fatto in condizioni temporali e locali tali da ostacolare la difesa delle parti offese, con l’uso di corpi contundenti, dall’aver agito con efferatezza e spietatezza e per finalità di discriminazione e di odio etnico razziale.
Verrebbe da chiedersi cosa spinge i ragazzi ad assumere atteggiamenti di intolleranza razziale non solo verbale, ma anche fisica, verso chi reputano “diverso” da loro.
La città di Marsala, ha registrato atteggiamenti gravi di razzismo, verificatesi l’estate scorsa, nel centro storico, dove la gravità si è palesata nella complicità alla violenza anche da parte di alcuni ragazzi-spettatori. Non solo, si parla addirittura che tali azioni delittuose venivano poste in essere da un “branco” …accecato da una rabbia bestiale. Ed ancora, dall’attività investigativa è emerso che il gruppo criminale agiva come un “commando” a cui aderivano altri soggetti noti già come violenti.
Quello che accade, ci deve portare ad una riflessione forte, ad una responsabilità forte, perché tutti siamo chiamati ad un compito arduo di attenzione e di intervento nei confronti dei nostri giovani.
Compito della politica non è solo quello di denunciare fatti già accaduti, ma trovare la soluzione alle problematiche emerse. A Marsala sul fronte razziale si è lavorato, e pure tanto, le associazioni si sono impegnate a cercare di diffondere la cultura dell’apertura mentale, soprattutto nelle scuole, dove i ragazzi devono imparare che l’integrazione culturale fa parte del nostro vivere sociale e che non bisogna, invece, agire con la mossa della paura nei confronti del più debole, ancora peggio, con atti di pura e gratuita violenza.
Dobbiamo lavorare tanto nel preparare i nostri giovani ai cambiamenti culturali, dobbiamo lavorare nelle scuole.
Non dobbiamo solo solidarizzare, dobbiamo impegnarci a combattere il razzismo, a costruire una società interculturale, rispettando il principio dell’uguaglianza, portare alti i valori della libertà, della giustizia, della tolleranza, della solidarietà, della partecipazione, e soprattutto avere apertura mentale verso un mondo che ormai ci pone la differenza come normalità.
Segretaria PD Marsala