Custonaci – «Il 2020 è stato caratterizzato da avvenimenti imprevisti ed imprevedibili, che ci hanno visto, per la prima volta, privati della nostra piena libertà nei movimenti e nella normale conduzione della nostra vita quotidiana. Proprio nelle settimane del «lockdown» tantissimi italiani hanno “riscoperto”, anche alla luce di queste privazioni personali, l’importanza, in termini valoriali, dell’identità nazionale e dei suoi simboli (dall’ascoltare il «Canto degli italiani» affacciati sui balconi al vedere il «Tricolore» che illuminava le facciate dei palazzi più celebri).
In tal senso abbiamo pensato, mentre le «Frecce Tricolori» sorvolavano con le loro scie colorate i nostri cieli, di dedicare l’edizione 2020 della «Giornata Tricolore» a tutte le vittime del «Covid-19» ed a tutti gli operatori sanitari che hanno combattuto in prima linea e, soprattutto, ci siamo imposti di riflettere sulla nascita di un’auspicabile nuova Italia, che sappia affrontare, con una marcia in più, la ripartenza ed il prossimo futuro. Anche quest’anno, insieme al «Centro Studi Dino Grammatico», ad organizzare l’evento hanno voluto esserci rispettivamente le fondazioni «Nazione Futura», «Tatarella», «Giuseppe e Marzio Tricoli», il «Centro Studi Pino Rauti» e l’«Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici» (ISSPE), con il patrocinio della fondazione «Alleanza Nazionale».
Saranno presenti, dunque, i rappresentanti degli istituti culturali (Francesco Giubilei, Marcello Tricoli, Isabella Rauti, Umberto Balistreri e Roberto Menia) appena citati e con loro numerosi parlamentari (Carolina Varchi, Raffaele Stancanelli, etc..) ed ha confermato la sua presenza anche l’«Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana» Alberto Samonà. Mentre il «Premio per la Cultura della Legalità 2020» (ovvero una piccola quercia, che rappresenta il radicamento ai valori legalitari, realizzata in marmo di Custonaci ad opera dello scultore Giuseppe Cortese), è stato assegnato alla memoria di Enzo Fragalà (verrà consegnato nelle mani della figlia Marzia), per aver contrastato la criminalità mafiosa al punto di costargli, purtroppo, la sua stessa esistenza.
Per questa edizione 2020 si è voluta riprendere la celebre frase di Paolo Borsellino, puntuale figura di riferimento del «Centro Studi Dino Grammatico», dove si ricorda che «la lotta alla mafia deve essere un movimento culturale e morale che coinvolga tutti, specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo della libertà, che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità».
A moderare l’incontro sarà, infine, il giornalista Massimo Magliaro (già Direttore di «Rai International» e Presidente di «Rai Corporation»)».
La manifestazione è a numero chiuso per ottemperare alle restrizioni sanitarie, per cui è obbligatorio prenotarsi, fino all’esaurimento dei posti disponibili, inviando una mail al seguente indirizzo csdinogrammatico@gmail.com.
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