Una riduzione dellaliquota TARI intorno al 6 %, è stata ratificata ieri sera dal Consiglio comunale di Paceco, con lapprovazione della delibera riguardante la Tassa sui Rifiuti (TARI) e la determinazione delle tariffe per il 2020, con lapplicazione transitoria del regolamento ex IUC (Imposta unica comunale) per la componente TARI.
La proposta di deliberazione, predisposta dall’Amministrazione comunale recependo il Piano Economico Finanziario (PEF) approvato lo scorso 3 marzo, è stata votata favorevolmente da 11 consiglieri (Rosselli, Cafarelli, Gallo, Scarcella, Ruggirello, Catalano, Asta, Ingardia, Valenti, Basiricò, Ranno), con 2 voti contrari (Martorana e Bongiorno, in disaccordo con le modalità di calcolo della tariffazione del PEF) e lastensione del consigliere Ricciardi; assenti Cognata e Maiorana.
Con lapprovazione della delibera sottolinea lassessore alle Finanze, Gianni Basiricò la TARI questanno viene ridotta tra il 5,80 % e il 6,50 % a seconda dei casi, e ci sarebbe stata una maggiore riduzione se non avessimo avuto diversi disservizi che ci hanno portato a conferire i rifiuti dall’altra parte della Sicilia con la conseguenza di un incremento esagerato dei costi. Altrimenti, questanno avremmo avuto la soddisfazione di avere un maggiore risparmio, che è stato comunque ottenuto attraverso la razionalizzazione dei costi, lindividuazione di una evasione abbastanza importante (su cui continuiamo a lavorare) e il giusto conferimento dei rifiuti differenziati grazie ai nostri concittadini.
Limmediata esecutività dellatto è stata poi approvata allunanimità dei presenti.
A seguire, il Consiglio è passato ad esaminare due proposte di deliberazione contenute in un ordine del giorno aggiuntivo: la prima, avanzata dallAmministrazione, per il differimento del versamento della prima rata TARI, è stata approvata allunanimità e dichiarata immediatamente esecutiva dai 12 consiglieri presenti (Rosselli, Cafarelli, Martorana, Gallo, Scarcella, Ruggirello, Catalano, Asta, Ingardia, Valenti, Basiricò, Ranno).
La successiva proposta di deliberazione, avanzata dai consiglieri Catalano, Bongiorno, Martorana e Cognata, mirava a posticipare lacconto della prima rata dellIMU, dal 16 giugno al prossimo 30 settembre, per i proprietari di attività commerciali ed artigianali, nonché per gli imprenditori agricoli, che sono stati danneggiati dal periodo di chiusura a causa del Covid.
Latto è stato oggetto di un lungo dibattito in aula, dopo che il responsabile del settore Servizi finanziari e tributi, Giuseppe Daidone, ha evidenziato, nel proprio parere di regolarità tecnica e regolarità contabile, che la Risoluzione n. 5/DF dello scorso 8 giugno, del Ministero dellEconomia e delle Finanze, relativa proprio al differimento dei termini di versamento dei tributi locali, qualifica come non prospettabile la possibilità, da parte del Comune, di rinunciare integralmente alle sanzioni, perché coperte da riserva di legge; conseguentemente, non potendosi escludere profili di danno allerario, non può essere rilasciato parere favorevole.
In ogni caso, i termini di ravvedimento operoso saranno estesi al massimo consentito, come abbiamo già fatto allinizio dellanno in materia di Tosap ha aggiunto Daidone ma nel momento in cui azioniamo il ravvedimento, vengono operate le sanzioni previste. Però assicuro ha concluso che , nel caso in cui il contribuente dovesse versare il suo tributo entro il 16 dicembre, termine ultimo di legge, da parte del Comune non ci sarà nessun atteggiamento persecutorio.
La soluzione per agevolare comunque le categorie indicate nella proposta deliberativa, è stata infine individuata in una mozione di indirizzo (approntata durante cinque minuti di sospensione dei lavori daula e sottoscritta dai consiglieri di maggioranza presenti), finalizzata alla massima estensione del ravvedimento ulteriore, rispetto a quelle previste dalla legge n. 449 del 27 dicembre 1997, per ridurre al minimo le sanzioni previste.
Nella ripresa dei lavori, la proposta deliberativa dellopposizione è stata comunque messa ai voti e respinta con 8 voti contrari (Rosselli, Cafarelli, Scarcella, Ruggirello, Asta, Ingardia, Valenti, Ranno) e 2 favorevoli (Martorana e Catalano), mentre la mozione per lestensione massima del ravvedimento operoso, è stata approvata con posizioni invertite: 8 voti favorevoli e 2 contrari; in entrambe le votazioni si è astenuta la consigliera Basiricò.
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