Fase 2 da circa una settimana, siamo nel primo weekend. Attenzione però alle regole da seguire, prima di tutto per scongiurare quanto più possibile il contagio, e poi anche per evitare le sanzioni previste per chi contravviene alle norme dettate dall’ultimo Dpcm.
Prima regola, la mascherina, obbligatoria in tutti quei casi in cui non si riesce a mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone, anche in auto. L’obbligo della distanza decade se a bordo ci sono persone convienti.
Il Decreto indica anche come mantenere la distanza e impone di mantenere libero il posto centrale di ciascuna fila di sedili (sulle comuni automobili la fila posteriore a tre posti), salvo che su una fila ci sia un solo passeggero. Che può mettersi anche sul sedile centrale, a patto che ci sia almeno un metro di distanza dal conducente o da un altro passeggero seduto avanti o dietro.
La mascherina va indossata sempre (salvo che nell’abitacolo ci sia solo il guidatore), anche nei casi in cui l’abitacolo è tanto spazioso da consentire agli occupanti di stare a più di un metro di distanza ed è quantomeno consigliabile evitare di sedere su un posto contiguo a uno già occupato.
L’autocertificazione è sempre obbligatoria, e chi esce di casa deve essere giustificato tramite una versione aggiornata dell’autocertificazione. Chi va al lavoro può farne a meno, ma dovrà avere un altro documento: un tesserino o l’autorizzazione del datore di lavoro.
E’ possibile utilizzare l’automobile o la moto per raggiungere le attività commerciali aperte, comprese quelle deputate alla manutenzione del veicolo e al lavaggio. Si può prendere l’auto personale per allontanarsi dal proprio domicilio e fare attività sportiva all’aperto, ad esempio per avvicinarsi ad un parco, purché entro i limiti della propria regione (salvo normative regionali più stringenti).
Non è consentito l’utilizzo dell’auto (o della moto) per passeggiate senza una meta precisa e giustificata dai casi previsti dal Dcpm. Non è tantomeno consentito l’uso dell’automobile per il raggiungimento delle seconde case (in Sicilia sì).
Anche in moto la mascherina è obbligatoria se si viaggia con passeggeri. Con il casco integrale però si può fare a meno di indossarla se si tiene chiusa la visiera, mentre con i jet è obbligatoria. Non è possibile andare in due in moto, non essendo possibile la distanza minima di un metro, a meno che a bordo non ci siano persone conviventi.
RIEPILOGO E SPIEGAZIONI
Obbligo della distanza – “L’obbligo della distanza decade se a bordo ci sono persone conviventi”, ma è ovvio che, anche per una questione comportamentale, è bene indossarla anche se si è conviventi. Motivo: il vigile, il poliziotto o il carabiniere, in quel momento deputato ai controlli, dovrebbe dare per scontato che le persone in auto siano conviventi. Nel dubbio dovrebbe fermarli. Allora, anche per evitare problemi, meglio sempre indossare la mascherina.
Congiunti, conviventi, familiari e mascherine – Che succede, ad esempio, se dobbiamo spostarci con una piccola utilitaria (una Fiat Panda, ad esempio o, peggio, una Smart) e, sempre per fare un esempio, siamo costretti per necessità (lavoro o salute) ad avere con noi persone non conviventi (colleghi di lavoro o famigliari)? E’ chiaro che non si potranno rispettare le distanze: basterà la mascherina?
L’autocertificazione – E’ sempre obbligatoria, e chi esce di casa deve essere giustificato. Chi va al lavoro può farne a meno, ma dovrà avere un altro documento: un tesserino o l’autorizzazione del datore di lavoro.
Dove si può andare con l’auto o la moto – Vale una regola. Bisogna avere una meta precisa. Ma non si può utilizzare per passeggiare senza una meta chiara: insomma, quei lunghi giri in auto senza sapere dove andare e ascoltando musica a tutto volume non saranno più concessi. Almeno per ora.