Una canzone come chiave di lettura

Esegesi di una canzone, utile intanto a farla conoscere. Lo scrivente non è un cultore musicale, usufruisce della musica, compagna di quarantena come la TV, lettura, web in tutte le sue declinazioni, e dà un giudizio solo emotivo sia al sound che al testo.

Il primo è inizialmente inquietante, poi coinvolgente, e il video ufficiale contribuisce a renderlo tale. Poi si cerca la traduzione del testo ed in quel momento si innesca la volontà esegetica. “Zu asche, zu staub”, l’interpretazione va contestualizzata: siamo nella Berlino del 1929, poco prima dell’avvento del nazismo, nella capitale di una nazione sconfitta dal primo conflitto mondiale, destinataria di condizioni di resa con il trattato di Versailles durissime. Attraversa una crisi economica devastante che alcuni ambienti, per resistere alla pressione psicologica, affogano nell’alcol, nel sesso e nella droga.

In questo “quadro” la canzone che riscuote successo è “Zu ausche zu staub”, in italiano “Alla polvere, alla cenere” poi continua “dove la luce muore, ma non è ancora  tempo, I miracoli sanno attendere”. La Germania rischia la morte, alla polvere alla cenere dove la luce muore. Ma non è ancora tempo (arriverà nel 1933), la speranza. I miracoli sanno attendere, il nazismo il suo “santo”, Hitler. […] la scelta adesso è tua in bilico tra fortuna e miseria, l’illusione della grandezza promessa dal terzo Reich, la morte per la gravissima crisi economica. Ma ti perdonerò, la morte ti siede  accanto ma c’è luce nel tuo sguardo, cerco con te l’immortalità […] la tua mano nella mia doniamoci l’eternità […] cerco con te l’immortalità.

La scelta sarà sbagliata, il Nazismo, ma è l’alternativa alla morte, la resistenza tedesca (un milione di morti) con Orchestra Rossa(organizzazione clandestina d’opposizione) Thalmann e Dimitrov (oppositori pubblici ) è la luce con l’aiuto di Usa, Urss, Cina e Regno Unito, l’eternità della libertà.

La canzone con la sua esegesi potrebbe essere una chiave di lettura del tempo che viviamo.

Vittorio Alfieri