“Condivido le preoccupazioni che giornalmente medici, professionisti sanitari siciliani, gente comune indirizzano al Governatore Musumeci e all’Assessore Razza. Ritengo che oggi più che mai il confronto e la collaborazione siano i cardini cui il Governatore e l’assessore Razza debbano improntare la loro azione quotidiana, stante che ad oggi hanno ormai dispiegato le loro strategie sanitarie a fronte dell’emergenza. L’importanza della collaborazione va perseguita anche per un consenso unanime dei territori su decisioni che hanno imposto ed impongono ai cittadini e alle forze sanitarie sacrifici importanti”, ad intervenire è l’on. Pullara presidente del gruppo parlamentare Popolari e Autonomisti all’Ars.
“E’ il momento questo – spiega Pullara – di procedere adottando strategie comuni nella massima trasparenza e chiarezza, evitando comportamenti opachi e che possano generare incomprensioni sulle iniziative del governo regionale. Chiedo, dunque, e con me una parte importante della società civile e dei professionisti sanitari che si avvii la fase dell’ascolto, del confronto e della condivisione, relazionando costantemente su quanto sta avvenendo e discutendo il piano strategico e di intervento generale”.
“A cominciare dai rapporti di partenariato anche estero. In tal senso sappiamo della volontà del Presidente dell’Associazione le vie della sete con sede in Cina di mettere a disposizione con propri fondi medici cinesi che già hanno avuto esperienza sull’epidemia superandola coraggiosamente. Altra ricerca di collaborazione va effettuata seriamente con il coinvolgimento di tutte le aziende produttrici di dpi (mascherine, tute, visiere etc) di cui la Sicilia è disseminata e che a volte se ne sconosce le capacità. A nulla servono in questo senso le giustificazioni se gli stessi dpi sono perfettamente a norma ma mi chiedo meglio il nulla?! Con i conseguenti gravi rischi che i nostri operatori sanitari corrono giornalmente!. Si potrebbe continuare con l’ipotesi dell’utilizzazione dei test rapidi che certo possono dare una riposta non precisa ma anche lì meglio una attesa di giorni con rischio di ulteriori contagi?!”.
“Una ultima cosa voglio dirla – conclude il deputato – anche se c’è ne sarebbero tante altre: l’impennata di contagi nei nostri ospedali siamo certi non sia dovuta ad una metodologia di santificazione che stiamo utilizzando inadeguata visto che prima non era conosciuto al coronavirus?! In questo momento la società siciliana non può permettersi di avere contrasti e conflitti interni, soprattutto con quella parte che sta compiendo sacrifici importanti anche a rischio della propria salute”.
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