«Devi lasciare Marsala entro ventiquattro ore». E per essere più “convincenti” gliel’hanno detto puntandogli contro una pistola. Lo scopo sarebbe stato quello di impedirgli di vendere ad altri la casa dei genitori, ereditata insieme al fratello.
A subire la perentoria intimazione sarebbe stato un marsalese, il 52enne Girolamo Marino, tornato in città dopo un periodo trascorso in Svizzera per motivi di lavoro. Il ricatto, non andato comunque in porto, sarebbe stato commesso in ambito familiare. Ad impugnare l’arma da fuoco contro Marino sarebbe stato, infatti, il 43enne Giuseppe Aleci, fratello di Giulia Aleci, 39 anni, moglie di Filippo Marino, fratello della presunta vittima.
Pare che Giuseppe e Giulia Aleci volessero far acquistare l’abitazione contesa ai propri genitori. La conseguenza, però, è stata quella di finire sotto processo, per tentata violenza privata in concorso, aggravata dall’uso di arma da fuoco, insieme ad Alessandro Battista Manoguerra, di 41 anni (sarebbe stato lui ad estrarre dalla tasca la pistola e a passarla a Giuseppe Aleci), e a Leonardo Pipitone, di 38.
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