Marsala – Aumentando la pena da quattro a sette anni di carcere, la terza sezione della Corte d’appello di Palermo ha confermato la condanna per abusi sessuali su ragazze minorenni che il 21 dicembre 2017 il Gup di Marsala Francesco Parrinello ha inflitto, con rito abbreviato, a Salvatore Lipari, 69 anni, di Trapani, ex pastore della Chiesa evangelica pentecostale di Marsala. Gli abusi sarebbero stati commessi su alcune giovani che frequentavano il luogo di culto. L’1 febbraio 2017, Lipari fu posto agli arresti domiciliari, dov’è tutt’ora, dai carabinieri della sezione di pg della Procura di Marsala, che hanno svolto le indagini.
Alla base del procedimento, le denunce di alcuni genitori che avevano parlato con le figlie. “Siete possedute da spiriti maligni”, avrebbe detto Lipari alle giovani. E con questa scusa, ne avrebbe abusato sessualmente per anni: dal 2009 al 2015. A conferma delle ipotesi d’accusa ci sono anche alcune intercettazioni telefoniche. In secondo grado, confermate anche le decisioni del Gup di relative al risarcimento danni alle parti civili: Lipari dovrà versare 30 mila euro ai familiari e 7.500 alle vittime. In primo grado, il pm Niccolò Volpe aveva chiesto 8 anni di carcere, ma il Gup aveva escluso alcune aggravanti, tra le quali la pedofilia e l’aver approfittato della “minorata difesa” delle vittime.
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