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Il Ministro Bonafede ha inaugurato il nuovo Tribunale di Marsala

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Marsala – “L’inaugurazione di questa nuova struttura dimostra che lo Stato intende essere vicino ai cittadini. Anche quelli delle realtà più lontane dal centro. E nessuno meglio di me, che sono di Mazara del Vallo, lo può dire”. Lo ha detto il ministro della giustizia Alfonso Bonafede subito dopo il suo arrivo davanti l’ingresso del nuovo palazzo di giustizia di Marsala, in funzione già da metà settembre ma inaugurato ufficialmente oggi.

La costruzione della struttura è iniziata 12 anni fa. La cerimonia si è svolta svolge alla presenza, tra gli altri, dell’ex presidente del tribunale di Marsala Gioacchino Natoli, del vicepresidente del Csm Davide Ermini.

Sulla carenza di magistrati a Marsala, sottolineata dalla presidente del Tribunale Alessandra Camassa, Ermini ha spiegato che che è stato indetto un bando per tre posti in Procura e uno in Tribunale, “ma purtroppo non sono state presentate domande. I magistrati – ha aggiunto – non fanno domanda per andare in alcuni uffici particolari del Sud”.


Il ministro Alfonso Bonafede: “La lotta all’evasione è una priorità di questo governo e l’ipotesi di una pena detentiva riguarda i grandi evasori. C’è un progetto di legge in parte scritto da me che stabilisce che per i grandi evasori è prevista la pena detentiva: ci sono 250 grandi evasori in questa condizione accertata e io credo che nella realtà sono di più”. Sulle dichiarazioni del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri: “Probabilmente gli è stata posta una domanda in maniera inesatta, in riferimento a tutti gli evasori, mentre questo governo quando ipotizza una pena detentiva si riferisce ai grandi evasori”. Il ministro risponde anche alle domande sull’ergastolo ostativo, dopo la decisione della Corte di Strasburgo di bocciare il ricorso dell’Italia e stabilire per quest’ultima una riforma della legge: “In Italia non esiste un fine pena mai, c’è nel momento in cui i boss non si pentono e non collaborano con la giustizia. Se si dimostra di aver reciso ogni rapporto con la mafia, nel nostro Paese, non si va incontro a nessun ergastolo ostativo. L’unica pena che invece non potrà mai essere scontata è quella delle vittime di mafia”.

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