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Libertas, buon test con il Green: crescono gioco e intensità. Preso Fathallah

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Libertas, buon test con il Green. Crescono gioco e intensità

Contro una squadra di categoria superiore, fra l’altro della stessa città (Palermo) in cui vivono quasi tutti i cestisti del quintetto avversario, è facile e normale che gli stimoli ti diano un “qualcosa” in più, ma nel test di ieri sera fra Green (serie B) e Libertas (Serie C Silver) i passi in avanti per il gruppo alcamese sono tanti notevolissimi e fatti dall’intero roster. Il risultato finale di -30 non deve comunque né esaltare e nemmeno abbattere. Fra una settimana, sul parquet della Fortitudo Messina, per la prima di campionato, ci saranno ben altro clima e ben altri stimoli. Ieri, al “PalaMangano” , i primi due quarti sono stati davvero equilibrati con Alcamo capace anche di mettere la testa avanti, di un sol punto, a metà del secondo periodo grazie allo strepitoso Tagliareni, per lunghi tratti irrefrenabile, e alla “carburazione” di Giusti, devastante in un paio di penetrazioni. Ma le bella prestazione della Libertas porta anche la firma di Darìo Enrique Andrè, l’inossidabile capitano che vanta anche esperienze in serie A, capace di tenere a bada i lunghi avversari (Caronna e Lombardo) e di farli sudare per bloccare le sue iniziative. Sembra incredibile quanto il “centrone” riesca ancora a correre e a fare, nonostante una trentina di campionati sulle spalle. Il match poi, negli ultimi due “tempini”, si è incanalato in favore dei verdi palermitani che hanno fatto il break decisivo dopo l’intervallo lungo con un parziale di 25 – 15. Il test, dal punto di vista del divario numerico e dell’impiego delle “prime linee”, è finito qui e i padroni di casa hanno preso il largo. L’amichevole con il Green, la penultima della pre-season, ha dato altre certezze e altri spunti a coach Torriero. Innanzitutto l’ala Dragna, pedina temuta da tutti gli avversari, che ha pennellato lampi di classe sia nel tiro da fuori che nelle azioni all’interno del pittrato. Poi, in cabina di regia, oltre all’esuberante spinta di Bruno, si sono visti i primi positivi passi di Fathallah, cestista appena arrivato ad Alcamo, e le capacità balistiche di “Lollo” Genovese autore di una tripla da urlo sotto il naso del “totem” Caronna. Ovvio, inoltre, che non può passare inosservata la tempra e il cuore di Carlo Butera, il cestista-ingegnere: per lui, orgoglioso di indossare la maglia della sua città, lotta a rimbalzo, canestri in penetrazione, e anche un paio di “bombe”. Infine il gruppo della “Generazione Z”. Tutti i post-millennials hanno tenuto bene il campo seppure con minutaggio diverso. Audino, Farina, Accardo, Ciubotariu (2003) e Cusumano (2004) possono certamente dare una mano alla causa comune e soprattutto assicurare un discreto futuro alle sorti della Libertas.

Libertas, società corre ai ripari. Preso Fathallah

Alcamo – Haitem Jabeur Fathallah, play-guardia di 29 anni e 1,83 di altezza, nato ad Agrigento, è l’ultimo colpo della Libertas. La società alcamese è quindi immediatamente corsa ai ripari dopo che lo staff medico aveva ipotizzato almeno due mesi di tempo per recuperare “Ciccio” Genovese. “Abbiamo preso Haitem – ha spiegato il presidente Paglino – proprio per tutelare Francesco e non fargli alcuna fretta nel recuperare dall’infortunio. Genovese, sia chiaro, era ed è un punto-cardine, d’intesa con il nostro coach, del nostro progetto cestistico”. Undici campionati di serie C alle spalle (lo scorso anno in avvio nella Gold in Puglia e poi nella Silver nel BS Messina), ha sempre viaggiato in doppia cifra, pur giocando in cabina di regia, anche a Racalmuto, Licata e Porto Empedocle. Con quest’ultima squadra ha vinto lo storico scudetto Under 21, nell’aprile del 2009, proprio sotto la guida tecnica di Roberto Torriero: le strade dei due tornano quindi ad unirsi, in casa Libertas, dopo oltre dieci anni. “Non vedevo l’ora di rimettermi in movimento – ha detto Haitem Fathallah – e, al termine dell’allenamento, sono felicissimo nonostante la stanchezza per il lungo viaggio, le visite mediche e le prime fatiche in campo. Ho ritrovato alla Libertas tanti amici e conosco bene anche la competenza e il calore del pubblico alcamese. C’è poco tempo – ha concluso il nuovo cestista della Libertas – per inserirmi nel sistema di gioco visto che il campionato è alle porte ma mi fido ciecamente di coach Torriero, un allenatore che nella mia carriera ha lasciato ricordi e messaggi positivi”.

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