Politéia. È il titolo originale dell’opera filosofica in forma dialogica La Repubblica di Platone. L’opera tratta di discipline filosofiche quali ontologia, gnoseologia, filosofia dell politica, etica, etica medica , e avendo indagato la natura umana, anche il sessimo, compononente dell’essenziallismo, con notevole anticipo.
L’opera ha come protagonista Socrate, maestro di Platone, e allievi dello stesso,tra essi anche fratelli di Platone. Políteia, Polís, Polítika, hanno tutte e tre la stessa radice etimologica: Repubblica, Città, Politica. Nell’accezione più ampia, la res pubblica.
Nessuno, quasi certamente nessuno, anche il più incoreggibile ottimista, penserebbe che il luogo per eccellenza della res publica contemporanea, il parlamento, potrebbe essere il posto dove ci si confronti con argomenti di ontologia, gnoseologia, filosofia della politica, etica, anche medica, abbracciando il pensiero del protagonista principe del trattato filosofico di La Repubblica, Socrate, dialogo con confutazione. Assodato che ciò quantomeno non avviene nella seconda Repubblica, ieri lo spettacolo a cui abbiamo assisistito alle Camera dei deputati, convocato per votare la richiesta di fiducia al governo giallorosso Conte bis, nessuno lo farebbe vedere in una lezione di educazione civica.
La giornata non prometteva nulla di buono, con il richiamo alla protesta in piazza Montecitorio il giorno della fiducia. La segretaria del partito Fratelli D’Italia lo aveva motivato nei giorni scorsi affermando che nella nazione non si potrà andare alle elezioni.
Si può dissentire? Assolutamente si, è vietato dalla legge Scelba del 1956, però, farlo utilizzando il saluto romano caro al partito nazionale fascista, esso abolito dalla costituzione della Repubblica italiana. La lezione di Costituzione della signora Meloni nel suo intervento alla Camera, ha raggiunto vette come la cima Coppi del passo dello Stelvio. Inimmaginabile ai comuni mortali.
Tutto il giorno alla Camera dei deputati è stato un ring senza esclusione di colpi. Il presidente Conte ha perso un’occasione per rendere la stessa, luogo di argomentazione come la casa di Cefalo, padrone di essa ne La Repubblica. Troppo evanescente il suo discorso programmatico di difficile confutazione, mancava la “pace nel mondo”, chi non la desidera?
Oggi a Palazzo Madama si replica, eh si l’Italia è una Repubblica parlamentare dal bicameralismo perfetto. Ad maiora semper.
Vittorio Alfieri