Marsala – Caro direttore, come ho fatto precedentemente, “approfitto” della sua bontà e della sua testata online, come fatto anche con altre, per scrivere a Matteo Salvini.
Caro Matteo, la tua storia personale racconta che sei bravissimo e ti crea consenso individuare il “nemico”. In principio furono i terroni, ma il consenso ottenuto non fu sufficiente per realizzare il tuo progetto. Poi, complice la crisi economica mondiale e soprattutto italiana, il nemico sono diventati gli immigrati.
Purtroppo ma democraticamente, il successo e consenso elettorale anche alle ultime elezioni europee è stato importante anche a Marsala. Tu hai pensato bene “individuiamone altri più visibili”: Lerner Santoro Fazio e Saviano, tutti di sinistra. Nel frattempo, siccome la commissione europea, onestamente quella uscente, incalza l’Italia nel chiedere chiarimenti sulla tenuta dei nostri conti economici, non ti è sembrato vero, un altro nemico più visibile.
Poi, secondo il motto “molti nemici molto onore”, storicamente non si conosce l’autore se, in rigoroso ordine cronologico a scanso di equivoci, Giulio Cesare, tale boh non sono capace a scriverlo ma di sicuro condottiero dei lanzichenecchi, Benito Mussolini, motto a te caro sei lo hai citato meno di un anno fa in uno dei tuoi innumerevoli tweet, troverai altri nemici.
Sai cosa mi ha spinto a scriverti? Ieri, testimone oculare e sonoro al consiglio comunale di Marsala, il motto/concetto in questione è stato protagonista, con due aggravanti: soggetto e destinataria, una donna, l’altra, il tutto avvenuto a telecamere rigorosamente spente. Matteo, sii fiero, inizi a fare scuola. Non posso neanche scrivere “piccoli Salvini crescono”, l’allievo è più grande di te, ma si sa nella vita non si smette mai di imparare.
Cordialmente “tuo”.
Vittorio Alfieri