Palermo – “La legge di stabilita che approderà in Aula, in seguito all’approvazione in Commissione Bilancio, risente dei tagli operati riequilibrare i conti a seguito del disavanzo certificato dalla Corte dei Conti. Non faremo mancare il nostro appoggio alla manovra e al bilancio, ma non possiamo non esprimere il disappunto per il mancato inserimento nel testo della finanziaria dell’articolo che avrebbe consentito il referendum consultivo, in concomitanza con le elezioni europee, per far pronunciare i siciliani sulla necessità di riformare lo Statuto autonomistico della Regione prevedendo compensazioni per gli svantaggi derivanti dall’insularità”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.
“Ci riproponiamo – aggiunge Lo Curto – di ripresentare un emendamento per il referendum nel corso dell’esame in Aula della finanziaria. Riscontro sin d’ora la disponibilità di gruppi di maggioranza e di opposizione per far approvare l’indizione della consultazione popolare a maggio. Riteniamo la battaglia sul riconoscimento delle compensazioni a vantaggio della Sicilia – prosegue Eleonora Lo Curto – una sfida fondamentale e di riscatto per la Regione, soprattutto nel momento in cui il governo Conte si appresta a varare i decreti per dare maggiore autonomia alle Regioni del Nord, dando l’impressione che grillini e leghisti si siano accordati per dare assistenzialismo al Sud con il reddito di cittadinanza, e autonomia e maggiori risorse al Nord che già si distanzia dal meridione per capacità di crescita, infrastrutturazione e Pil. Il Presidente della regione Nello Musumeci ha già denunciato pubblicamente il rischio che l’autonomia rafforzata per le Regioni del Nord contribuisca ad accrescere fratture nel Paese”.
Per il deputato regionale Udc Vincenzo Figuccia, “Sorprende la posizione espressa dall’assessore Cordaro in commissione Bilancio che ha contrastato l’inserimento in finanziaria dell’articolo proposto dall’Udc per l’indizione di un referendum consultivo. Alle europee è molto probabile che Udc e il gruppo di Cordaro siano insieme nelle liste, essendo politicamente affini. Diversificarsi oggi – continua Figuccia – sulla questione “insularita” appare singolare e rischia di aprire spaccature insanabili. Mi auguro che Cordaro sostenga la proposta di referendum in tandem con le europee – conclude Figuccia – riconoscendola utile all’emancipazione della Sicilia in un momento in cui alle regioni del Nord viene concessa maggiore autonomia dal governo nazionale”.
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