Il comunicato dei Carabinieri (mercoledì 17 ottobre 2018)
Marsala, ragazzo marsalese di 19 anni aggredito da due coetanei: rischia di perdere un occhio
Marsala – Rischia di perdere un occhio un ragazzo marsalese di 19 anni dopo essere stato picchiato selvaggiamente da due coetanei, un vero e proprio pestaggio avvenuto domenica pomeriggio, in una zona nei pressi del Parco dell’ex Salinella a Marsala. Il giovane 19enne ha delle lesioni al volto ed è in prognosi riservata presso l’ospedale “Villa Sofia” di Palermo. Inizialmente era stato trasferito al “Paolo Borsellino” di Marsala.
La sera prima – sabato 13 ottobre – in un locale pubblico della periferia (zona nord di Marsala), il ragazzo era intervenuto per sedare gli animi durante una lite in cui era stato coinvolto un amico, i buttafuori avevano, a quanto pare, riportato la calma. Sembrava che tutto fosse finito lì. Ed invece no. Domenica 14, però, due tra i ragazzi protagonisti della lite della sera precedente hanno avvicinato il 19enne in un parcheggio vicino alla Chiesa di San Giovanni al Boeo convincendolo a salire in macchina (probabilmente con una scusa ed insieme ad un suo amico) ma giunti a “Salinella” lo hanno picchiato selvaggiamente e buttato fuori dall’auto. Diverse le fratture riportate al volto, ma a preoccupare maggiormente sono le condizioni di un occhio, che dovrà essere operato nei prossimi giorni. I due aggressori sono stati individuati e sono indagati a piede libero. Ad accorgersi di quanto era accaduto è stata una donna, che correva sul lungomare, che ha allertato subito le forze dell’ordine e i soccorsi.
L’avvocato Duilio Piccione, al quale si sono rivolti i familiari del 19enne: “Ormai si tratta di un fenomeno sociale che va tenuto a bada. Episodi del genere sono di una violenza inaudita. Mi appello a tutti i genitori affinché controllino i loro figli. I litigi verbali ci possono essere, ma non si dovrebbe mai arrivare a questi eccessi. Non siamo animali”. Il caso ha scosso anche il mondo politico locale, la consigliera comunale Giusi Piccione ha dichiarato: “E’ un fatto gravissimo che deve accendere le luci sul mondo giovanile locale. Questo tipo di esperienze fortemente traumatiche incidono psicologicamente sulla crescita di chi subisce in prima persona e di tutti i giovani che vivono nella nostra città”.
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