Palermo – “Da un esponente del governo nazionale non ci si aspetterebbe una critica generica e superficiale alla Sicilia come sta facendo Luigi Di Maio in questo week end nell’Isola. I toni sempre demagogici lasciano comprendere il target del governo dei Cinquestelle: populismo e dilettantismo.
Quando un ministro ha un approccio di questo tipo nei confronti del governo della Regione, è evidente che mal cela la volontà di boicottare le politiche della Sicilia e il lavoro che il presidente Musumeci in testa sta svolgendo. Lascia quindi molto da pensare un atteggiamento poco costruttivo come quello manifestato da Di Maio.
Ci si aspetterebbe ad esempio qualche parola sulla riforma dello Statuto che la Sicilia chiede al parlamento nazionale sul tema degli svantaggi derivanti dall’insularità o sul referendum consultivo che darà voce ai siciliani sul medesimo tema. Per non parlare di quanto lo Stato ci deve riconoscere con un’applicazione piena dello Statuto autonomistico.
Da Di Maio quindi, in conclusione, ci aspetteremmo parole da uomo di Stato anziché sberleffi e toni ingenerosi. In Sicilia a vincere le elezioni è stato il presidente Musumeci, il grillino Di Maio se ne faccia una ragione. Dismetta quindi le vesti di capopopolo e si concentri nelle responsabilità che conseguono al ruolo di ministro e dia risposte ai siciliani”.
Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’Udc all’Assemblea regionale siciliana.
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