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mercoledì, 17 Luglio 2024

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La Sicilia produce oltre il 10% del vino italiano ed è la quarta regione per produzione

La Sicilia produce oltre il 10% del vino italiano ed è la quarta regione per produzione, dopo Veneto, Puglia ed Emilia Romagna. I vini Dip e Igp hanno raggiunto l’80% della produzione regionale. Sono alcuni dei dati del Forum delle economie di UniCredit relativo alle performance delle aziende vinicole siciliane e diffusi in vista di Sicilia en Primeur, l’annuale anteprima dei vini siciliani organizzata da Assovini Sicilia e in programma a Palermo dal 3 al 7 maggio.

La Sicilia, inoltre, è la prima regione italiana per superficie a vite biologica con 38.935 ettari (37,6% della superficie nazionale), seguita da Puglia e Toscana, con una crescita del 21% su base annua. Partner di Assovini, per Sicilia en primeur, è UniCredit. “Il nostro istituto – sottolinea Salvatore Malandrino, regional manager Sicilia UniCredit – è fortemente impegnato nell’offrire alle aziende vitivinicole siciliane soluzioni reali per rispondere ad ogni esigenza lungo tutta la filiera produttiva e per sostenerle nel loro percorso di crescita e innovazione. Concedere credito è certamente importante, ma oggi non è più sufficiente. Con il nostro network internazionale siamo in grado di accompagnare le aziende vitivinicole all’estero, aiutarle a rafforzare il proprio business e ad inserirsi in nuovi mercati emergenti con ricerca di controparti, attività di formazione specialistica, accordi con player internazionali per marketing online”.

“La crescita del valore del vino siciliano, certificato dal report di Unicredit, è la conferma che la strada intrapresa dalle aziende di Assovini sta dando i propri frutti”. Lo dice Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia, al forum UniCredit sulle performance delle aziende vitivinicole che si è svolta all’Orto botanico di Palermo.

“La Sicilia del vino è sana – prosegue – forte e credibile anche dal punto di vista finanziario: è una novità che significa il riconoscimento del modo nuovo di fare impresa avviato da anni dalle aziende Assovini. Ed è sicuramente una bella notizia. La Sicilia del vino ha puntato il proprio export sui mercati giusti e ha ancora spazi enormi di crescita nel mondo”. “Il report di Unicredit testimonia come il vino italiano di qualità sia sempre più apprezzato all’estero: ciò significa che è stata giusta la scelta delle aziende Doc Sicilia di puntare su un profilo alto della propria produzione”, aggiunge Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia.

Analizzando i bilanci di alcune aziende vitivinicole viene fuori per la Sicilia una crescita inferiore alle regioni concorrenti ma una buona redditività, un leverage (indice di indebitamento) nella media pur in presenza di tempi di incasso più lunghi e una buona affidabilità creditizia per oltre la metà del campione regionale. Sono alcuni dei dati emersi al forum UniCredit sulle performance delle aziende vitivinicole che si sta svolgendo all’Orto botanico di Palermo.

Lo studio UniCredit ha esaminato alcuni indici di bilancio di un campione costituito da 72 società di capitali che operano nel settore e che hanno depositato i bilanci negli ultimi cinque anni. Lo studio fornisce anche alcuni dati nazionali sul settore del vino: l’Italia è il primo produttore mondiale con 46 milioni di ettolitri, il secondo esportatore mondiale con 21 milioni di ettolitri e il terzo consumatore mondiale con 23 milioni di ettolitri. La filiera vitivinicola realizza in Italia 11 miliardi di fatturato, di cui il 60% con vini Dop e Igp e il 20% con spumanti. Stati Uniti, Germania e Regno Unito sono i principali mercati di sbocco del vino italiano.

“Sono orgogliosamente stupito dai traguardi raggiunti dal vino siciliano. Venti, venticinque anni fa sarebbe stato impensabile immaginare una crescita esponenziale di cantine, imprenditori e pertanto lavoro diretto e indotto e ricchezza ricaduta nel territorio che ha fatto crescere la nostra Sicilia”. Lo ha detto Edy Bandiera, assessore regionale Agricoltura e Pesca, al forum UniCredit sulle performance delle aziende vitivinicole che si sta svolgendo all’Orto botanico di Palermo.

“C’è dell’altro – ha proseguito – Credo, e questo possono confermarlo esperti di fama nazionale e internazionale, che non si è mai bevuto così bene in Sicilia per merito dei vini prodotti in quest’isola. Sono sicuro che anche il futuro potrà riservarci ancora belle sorprese. In fondo c’è spazio per crescere ancora”.

“Gli osservatori del vino – ha concluso – ci dicono che la percezione del vino italiano nel mondo da qui al breve e medio periodo passa principalmente per poche regioni: il Piemonte e la Toscana, ovviamente e poi Triveneto e Sicilia. Non possiamo lasciarci scappare quest’opportunità. Le istituzioni che qui rappresento sono pronte a fare tutto ciò che è necessario per cavalcare questo momento favorevole”.

foto di Giovanni Franco

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