Marsala – In ogni storia arriva, prima o poi, quell’inevitabile bivio che ti condurrà dritto al finale della stessa. Spesso, capitolo dopo capitolo, ci illudiamo di intravederlo quel finale. E pensiamo che quest’ultimo sia ormai scontato. Poi il colpo di scena che rimette tutto in gioco e scompagina un ordine che non era certo prestabilito. Finendo per stupire un po’ tutti, con la piacevole sensazione d’aver fatto bene a seguirne la trama. Non possiamo certo negare che in tutti questi mesi l’ottimismo ha covato spesso sotto la cenere.
Se è pur vero che l’aver ottenuto una vittoria piena dopo diverso tempo ha avuto l’effetto d’un farmaco rigenerante. Così ci tocca affermare che quel bivio a cui accennavamo all’inizio adesso sembra lì, a pochi passi da noi. Spesso abbiamo parlato di occasioni da sfruttare, anche se mai abbiamo accennato a una probabile “ultima spiaggia”. Ma la doppia trasferta campana, che ormai si profila all’orizzonte un po’ più roseo di una Sigel Marsala ricaricata, appare a tutti gli effetti come l’incrocio di tutti i destini di una squadra capace ancora di sorprenderci.
Avevamo sperato di ottenere sei punti nelle ultime due gare disputate, ne sono arrivati quattro: poco male, si va avanti. Mettendo nel mirino la sfida interna del 21 marzo contro la Bartoccini Perugia. Adesso si parte alla volta di Caserta, nella tana del fanalino di coda. Una gara dall’esito predestinato? Assolutamente no. Quella di domenica sarà, liberi di pensare il contrario, la gara più difficile dell’anno. Impregnato di mille significati, colorato di mille sfumature, il confronto con le casertane potrebbe valere anche un intero campionato.
Sulla scia dell’entusiasmo potrebbe accendere definitivamente la santabarbara di quelle speranze mai riposte, dure a morire. Di fronte la Sigel verrà a trovarsi un’avversaria in piena crisi d’identità, ma decisa a non mollare. Un gatto dalle sette vite, se è vero che la compagine rosanero alcuni giorni addietro ha richiamato in panchina quell’Arcangelo Madonna che nel girone d’andata aveva sostituito il serbo Dragan Nešić all’indomani della sconfitta patita al PalaBellina. Madonna, a sua volta, dopo sole sette partite aveva lasciato il posto a Massimo Monfreda.
Sollevato quindi dall’incarico, con il reintegro dell’intero staff tecnico legato proprio a Madonna. Sette giorni orsono, dopo i segnali di ripresa delle settimane precedenti, la Volalto ha ceduto di schianto a Collegno. Con tutte le conseguenze che abbiamo appena descritto. Rassegnazione? Nemmeno l’ombra: la società campana dimostra ancora di crederci, evitando quella caduta libera che in altre realtà avrebbe forse già condizionato tutto l’ambiente.
Siamo certi che a Caserta daranno la giusta importanza allo “scontro diretto” di domenica. La stessa che daranno le azzurre, consapevoli di essere arrivate davanti a quel bivio che potrebbe rendere meraviglioso il finale della storia.
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