Marsala – Gentile Direttore, desidero esprimere tutta la mia indignazione di uomo, di prete e di siciliano per tutte quelle vite distrutte (forse) divorate ieri da squali nel Mediterraneo, il mare che da millenni ha unito popoli, culture, e fedi religiose diverse. Di fronte a questa quasi quotidiana perdita di vite umane rischiamo tutti di rassegnarci e di restare silenziosi e complici di scelte politiche, a tutti i livelli, inadeguate e contro i diritti umani.
Penso che non possiamo più accettare tale “strage continua”. A mio giudizio, è necessario formare un “tavolo permanente”, per proporre alle autorità competenti tutte le iniziative concrete per attivare una protezione efficace per chi fugge da guerre, persecuzioni, fame, miseria e discriminazioni politiche religiose. Ne va della nostra civiltà, della nostra umanità e della nostra credibilità di credenti.
Anch’io sono pronto a fare la mia parte. Ho accolto ed “accompagnato” nei scorsi 15 anni tanti migranti alla ricerca di una vita migliore e sicura. Mobilitiamoci contro la mentalità dell’indifferenza e del crudele e nuovo schiavismo.
Marsala, 26 novembre 2017
Don Francesco Fiorino
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